Oggi abbiamo aggiunto un tassello importante nell’attuazione del nostro programma per la promozione e il sostegno del sistema cultura del nostro Paese.
Al Senato abbiamo approvato in via definitiva la proposta di legge per la promozione della lettura.
Si tratta di un testo atteso da tanto tempo dal mondo degli editori e più in generale da tutta la filiera del libro: un settore strategico che finalmente ottiene dalla politica l’attenzione che merita.
Ma cosa prevede la nostra legge?
Anzitutto regolamenta e disciplina la scontistica applicabile ai prodotti editoriali. Inoltre verrà istituita una «carta elettronica per le librerie», finanziata con un fondo da un milione di euro e rilasciata a partire dal 2020, e l’istituzione presso il ministero dei Beni culturali dell’Albo delle librerie di qualità, cui potranno accedere solo le librerie che esercitano «in modo prevalente l’attività di vendita al dettaglio di libri in locali accessibili al pubblico e che assicurano un servizio innovativo e caratterizzato da continuità, diversificazione dell’offerta libraria e realizzazione di iniziative di promozione culturale nel territorio».
Ancora: con questa legge si prevede che il Presidente del Consiglio debba presentar un Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, per il quale sono previsti stanziamenti fino a 3,5 milioni di euro l’anno. Questo si aggiunge alla creazione della “Capitale italiana del libro”, titolo che verrà assegnato ogni anno ad una città diversa dal Consiglio dei Ministri a partire dal 2020.
Infine, ma non meno importante, la digitalizzazione. Abbiamo previsto l’istituzione di un Fondo da un milione di euro per ciascuno dei prossimi tre anni con l’obiettivo di finanziare iniziative di digitalizzazione nel settore pubblico. Questo in aggiunta al milione di euro dal 2020 previsto per la formazione del personale delle scuole impegnato nella gestione delle biblioteche e per la promozione della lettura nelle scuole.
Come scrive Marguerite Yourcenar “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito”.
Con questa legge abbiamo accantonato un bel po’ di sementi.
Vogliamo sostenere sempre di più la lettura e dare la possibilità a un numero sempre maggiore di italiani di avere accesso a questo grande strumento di libertà.