Poche regole ma da seguire pedissequamente. È il momento del senso civico: abbiamo il dovere di scongiurare il diffondersi del coronavirus e nei giorni di “Italia protetta” ricordare l’importanza del rispetto di alcune norme di profilassi igienica è fondamentale. Il governo ha già diffuso un dettagliato vademecum ma facciamo insieme un ripasso, per verificare che nella nuova routine domestica non dimentichiamo nessun passaggio.
- MANI SEMPRE PULITE
Repetita iuvant, dicevamo: dunque innanzitutto, ricordiamoci di lavare spesso e bene le mani. Più del consueto in questi giorni: non soltanto prima di mangiare, maneggiare farmaci, rimuovere le lenti a contatto o dopo aver tossito o usato il bagno. Anche in un momento di pausa tra un’attività e un’altra andiamo a lavarci accuratamente le mani, anche con un comune sapone. Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e l’operazione – consigliano gli esperti – deve durare almeno 60 secondi.
Se si è optato per l’uso di igienizzanti a base alcolica, è necessario ricordare che tali prodotti vanno utilizzati a mani asciutte, altrimenti perdono di efficacia. Nel decreto del governo si raccomanda di mettere a disposizione tali gel igienizzanti in tutti i locali pubblici. In commercio esistono presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione battericida, bisogna fare attenzione a non abusarne. L’uso prolungato potrebbe avere controindicazioni e favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze a questi prodotti, aumentando il rischio di infezioni.
- IGIENIZZANTE FAI DA TE
L’Amuchina gel è sicuramente l’igienizzante più diffuso, in alcune farmacie e supermercati è ormai introvabile. In molti, rimasti sguarniti, si sono ingegnati con soluzioni fai-da-te che, se seguita la giusta procedura, risultano validi. Ma come si produce il disinfettante gel? Su youtube è facile trovare diversi tutorial sul tema.
La preparazione del disinfettante, la cui formula è stata ufficializzata dall’Oms anni fa, per ottenere 200 ml di prodotto prevede i seguenti ingredienti:
- 135 ml di alcol etilico al 96% (quello bianco, usato per preparare i liquori)
- 8,5 grammi di acqua ossigenata al 3% (quella classica a 10 volumi)
- 3 grammi di glicerina (o glicerolo) al 98%
- acqua distillata (oppure bollita e raffreddata) quanto basta per arrivare a 200 ml
Nella bottiglia vuota va versato l’alcol etilico e successivamente gli altri ingredienti. Importante: il prodotto va fatto riposare per 72 ore prima dell’uso.
- FAZZOLETTI IN TASCA E DISINFETTANTI IN CASA
Oltre ad averle sempre pulite, non bisogna neanche mai mettersi le mani su naso, occhi e bocca. Il Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette quindi è consigliato l’uso di fazzoletti monouso quando si starnutisce o tossisce, altrimenti – in assenza di essi – si può utilizzare la piega del gomito. Altra regola: pulire le superfici interne con disinfettanti a base di alcol o cloro (la candeggina, per esempio) perché già l’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone.
- MASCHERINA SOLO QUANDO SERVE
Capitolo mascherina: il suo utilizzo limita la diffusione del virus ma deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Infatti – informa il Ministero della Salute – “è possibile che l’uso delle mascherine possa addirittura aumentare il rischio di infezione a causa di un falso senso di sicurezza e di un maggiore contatto tra mani, bocca e occhi”.
La mascherina è, quindi, raccomandata solo se si sospetta di aver contratto il coronavirus o se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione.
- RISPETTARE LA DISTANZA DI SICUREZZA
Come ci stanno dicendo da giorni governo e medici bisogna, poi, evitare luoghi affollati e qualsiasi tipo di aggregazione: quando non si può fare a meno di uscire di casa è indispensabile garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Niente strette di mano e né contatti fisici di ogni tipo. Ne risentirà la socialità ma, di fronte all’emergenza coronavirus, è un sacrificio sopportabile.
Sono poche regole, rispettiamole.
Per ulteriori info, consultare il sito del ministero