Cari amici,
siamo in un’emergenza sanitaria senza precedenti, una crisi economica che lascerà sicuramente il segno. In tutto questo ciascuno deve fare la sua parte.
Il Governo, con il decreto “Cura Italia”, ha stanziato i primi 25 miliardi di euro, e tanti ne serviranno ancora. Queste risorse produrranno un effetto leva tale da generare finanziamenti per 340 miliardi. Il Presidente Conte sta trattando in Europa per ottenere sostegno e solidarietà per il nostro Paese ed anche per gli altri, senza che siano imposte condizioni capestro.
In tutto questo, però, anche noi parlamentari dobbiamo fare la nostra parte. Come sapete, dal 2013 gli eletti del MoVimento 5 Stelle restituiscono parte loro nostro stipendio alla collettività. Da allora abbiamo restituito 110 milioni di euro. Non è poco. Lo ripeto: 110 milioni di euro è quello che dal 2013 ad oggi abbiamo restituito alla collettività.
La settimana scorsa abbiamo donato 3 milioni di euro alla Protezione Civile per acquistare materiale sanitario e attrezzature che servono oggi al nostro Paese. Ho letto di iniziative simili fatte da qualche gruppo politico, iniziative estemporanee, come destinare una parte del proprio stipendio per iniziative benefiche. Forse è il momento che come parlamentari facciamo un’iniziativa forte, unica, coordinata, che dia il segno di vicinanza verso i cittadini che oggi sono chiamati a fare dei sacrifici enormi.
Nei prossimi giorni proporremo agli Uffici di Presidenza di Camera e Senato di deliberare il dimezzamento dello stipendio dei parlamentari, destinando il risparmio ottenuto a iniziative dirette ai cittadini per superare questo periodo di emergenza. Non servono leggi, non servono decreti, non è una fake news come quella che avete visto girare nei giorni scorsi. Basta una delibera degli Uffici di Presidenza.
Poche ore di seduta e avremo ottenuto un risparmio di 60 milioni di euro l’anno. Un risparmio che sicuramente non risolve i problemi di questo Paese. È una piccola parte, sono tanti i miliardi che servono, è chiaro. Ma è un piccolo ed importante segnale, un segno di vicinanza tra cittadini e Istituzioni.
E lo possono fare anche le Regioni. Se tutti i Consigli regionali deliberassero domani il dimezzamento dello stipendio dei propri consiglieri, avremmo una grande cifra a disposizione della collettività.
Sicuramente qualcuno ci taccerà di antipolitica, di populismo. No, non è questo. Tutto questo lo facciamo dal 2013 e lo abbiamo fatto fino ad oggi, quindi per noi non cambia nulla. Però invitiamo anche gli altri a fare come noi, dimezzandosi lo stipendio e destinandolo alla collettività. Nei prossimi giorni lanceremo questa importante iniziativa, dimezzare lo stipendio dei parlamentari per aiutare il nostro Paese a superare questo momento di crisi.