In questo periodo di coabitazione forzata e di restrizioni alla circolazione, le donne denunciano meno le violenze subite dai propri partner; si sta registrando un vero e proprio crollo delle segnalazioni, le chiamate al 1522 nelle due ultime settimane si sono dimezzate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e le denunce alle Forze dell’Ordine sono diminuite del 50%. Ma sarebbe un grave errore pensare che si siano arrestati gli episodi di violenza.
E’ importante diffondere il più possibile il numero 1522, gratuito e attivo 24 ore su 24, e far sapere che esiste l’ app 1522 scaricabile sullo smartphone per chattare con le operatrici e chiedere aiuto. In molte famiglie c’è un tale clima di terrore che rende difficile fare una telefonata; per le tante donne che temono di essere sentite dal proprio convivente mentre telefonano, è fondamentale sapere che esiste la possibilità di chattare con un’operatrice.
Dobbiamo assolutamente scongiurare il rischio che si verifichi ciò che è successo in Cina: un’ impennata di violenze sulle donne e femminicidi.
In questi giorni è partita la campagna di sensibilizzazione del Governo contro la violenza domestica grazie all’appello al Premier Conte lanciato da Fabrizia Giuliani ed Andrea Catizone; questa iniziativa ha raccolto numerosi consensi.
Le donne devono sapere che, anche in questo drammatico momento di emergenza socio-sanitaria, non sono sole. #liberapuoi