Oggi la scuola sarebbe stata in piazza, con migliaia di persone, a Palermo, la città di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Libero Grassi e di tanti altri servitori dello Stato assassinati dalla mafia. Gli studenti avrebbero partecipato in massa, con striscioni e cartelli colorati, alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera Contro le Mafie.
L’emergenza che stiamo vivendo ha cambiato inevitabilmente i programmi. Questo non vuol dire rinunciare alla riflessione, alla memoria.
Dobbiamo tutti, in ogni occasione, ricordare chi ha dato la vita per difendere la Costituzione e la nostra libertà, chi ha fatto da scudo per noi di fronte alla violenza della mafia.
La nostra scuola è l’arma più potente, l’unica davvero in grado di costruire un futuro migliore e di vivificare la nostra splendida Costituzione. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi sono gli anticorpi che dobbiamo proteggere e far crescere nella consapevolezza che non esiste società sana se i cittadini non si prendono cura dei diritti e non praticano la solidarietà. Sono certa che anche a distanza la scuola saprà far riflettere su questi temi. Il suo esserci, in questi momenti difficili, al fianco dei ragazzi è un segnale potente: lo Stato non abbandona i suoi figli, ma li accompagna, sta al loro fianco.
Anche nella difficoltà.