“La nostra idea è sul tavolo dell’incontro tra maggioranza e Conte”. Su Autostrade il viceministro rimanda a dopo l’emergenza.
Intervista a Giancarlo Cancelleri, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti per l’Huffington Post:
Chi l’avrebbe mai detto: il MoVimento 5 Stelle, da sempre contrario alle grandi opere, sta per presentare una proposta legge per sbloccarne la realizzazione come risposta all’emergenza non solo sanitaria ma anche economica provocata dall’epidemia da Coronavirus. A parlarne con l’HuffPost è Giancarlo Cancelleri, viceministro in quota MoVimento 5 Stelle al Ministero dei Trasporti con delega alle infrastrutture, che assicura: “Non ci saranno deroghe al codice Antimafia o Anticorruzione, né spartizioni politiche per la nomina dei commissari. La nostra idea è sul tavolo dell’incontro di oggi tra le delegazioni dei gruppi e il premier Giuseppe Conte”. Quanto alla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, Cancelleri rinvia la partita a quando l’emergenza sanitaria sarà superata: “MoVimento 5 Stelle è sempre stato per la revoca, e non contempla altre opzioni. Dopo l’emergenza sanitaria, spero si possa tornare a parlarne”.
Viceministro, partiamo dalla sua proposta di una legge speciale Modello Genova.
Premetto che la presento io ma questa è la proposta di tutto il Movimento 5 Stelle e spero possa diventare di tutte le forze politiche. Ci stanno arrivando tanti apprezzamenti da cittadini di Genova e non solo per l’operato del Governo nella ricostruzione del Ponte Morandi, sia sul fronte dell’efficienza che della velocità. Ho parlato con il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Genova, il dottor Michelini, ed è convinto che questo modello possa applicarsi a tutto il Paese.
Una legge speciale con tanto di deroghe a regolamenti e codici, in pratica.
No. Qui non si sta derogando ma si sta applicando la direttiva comunitaria in materia di appalti pubblici, siamo coperti da un ombrello normativo chiaro come regolato dalla legge 130/2018. Anche a Genova non ci sono state deroghe al Codice Antimafia o al Codice Anticorruzione.
Quindi come funzionerebbe questa legge?
Presenteremo una legge speciale che apra una finestra di tre anni per spendere 80 miliardi dei contratti di programma di Rfi e Anas. Non saranno nominati commissari diversi dagli attuali soggetti responsabili delle opere bloccate o delle stazioni appaltanti. Se le infrastrutture o i progetti hanno un impatto sul Comune, allora sarà il sindaco a guidare la gestione commissariale, se l’impatto è di tipo regionale allora se ne occuperà il Governatore.
Anche Italia Viva ha proposto un piano shock per sbloccare i cantieri, con la nomina di 100 commissari e una drastica compressione dei tempi per ricorsi e pronunce della giustizia amministrativa.
Non è quello che vogliamo fare noi. Non servono cento commissari come dice Renzi, e non abbiamo certo bisogno di aprire una trattativa o una spartizione delle nomine dei commissari. Con questa legge speciale, per fare un esempio, se RFI ha delle opere in cantiere da realizzare, sarà RFI stessa a diventare commissario dei cantieri. Non possiamo fare un decreto per ogni opera, altrimenti la politica inizierebbe a litigare sui nomi, e non abbiamo tempo. L’emergenza del Coronavirus necessita di una risposta immediata.
A proposito dell’emergenza, ieri le imprese della logistica hanno incontrato al Mit la ministra Paola De Micheli per ribadire il caos in cui versa la filiera. Le associazioni hanno chiesto da tempo una task force governativa ma alla fine del vertice diverse associazioni non hanno nascosto la delusione per le risposte avute.
Guardi, l’attenzione del ministero è massima e la ministra sta seguendo personalmente il tavolo. Credo che alla fine le richieste delle imprese saranno accolte, dal momento che mi sembrano non solo di buon senso ma anche necessarie.
Finiamo con Autostrade: non crede che dopo le reiterate minacce di revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia l’esecutivo non ci stia facendo una bella figura?
Il M5S è sempre stato perentorio su questo. Ma adesso le ragioni del blocco al procedimento di revoca sono state messe da parte, e spero se ne possa tornare a parlare una volta terminata l’emergenza. Non vorrei che qualcuno nel Governo stia pensando di percorrere altre vie, perché per noi altre proposte diverse dalla revoca sono irricevibili. Bisogna commissariare Aspi e sostituirla con Anas, assorbendone i lavoratori e arrivando all’abbassamento delle tariffe.
Ancora parole, dopo quasi due anni i fatti non sono ancora arrivati. La vostra posizione è chiara, ma è altrettanto chiaro che siete la maggiore forza di maggioranza e la responsabilità dello stallo ricade soprattutto su di voi.
Firmare un decreto di revoca non è facile. È un atto politico e amministrativo con pesanti conseguenze anche sulle persone, chi lo firma potrebbe anche doverne rispondere economicamente in solido se i ricorsi dovessero andare a segno. Noi per questo abbiamo atteso diversi pareri, tra cui quello dell’Avvocatura dello Stato. Ora sono arrivati e li abbiamo messi in fila, ma ci siamo bloccati per via dell’emergenza.