Abbiamo approvato il Decreto CuraItalia, il primo fondamentale passo per affrontare l’emergenza nazionale da grande Paese quale siamo.
Un intervento massiccio da 25 miliardi per contrastare le criticità più immediate di una pandemia mondiale che gli italiani stanno affrontando con coraggio, sacrifici e sforzi enormi. Abbiamo voluto allargare la nostra azione economica a tutto il territorio nazionale, finanziando settori vitali come la sanità e il mantenimento dei livelli occupazionali in tutto il Paese, grazie all’estensione della cassa integrazione in deroga. Per le imprese, in particolare, c’è un grande piano di stimolo alla liquidità, che abbiamo messo in piedi con la collaborazione del settore bancario, del Fondo di Garanzia per le PMI e di Cassa Depositi e Prestiti. Abbiamo poi pensato alle famiglie e ai lavoratori, da un lato finanziando l’indennità per i lavoratori autonomi e una forma straordinaria di congedo parentale (o in alternativa il bonus baby sitter), dall’altro con lo stop temporaneo al pagamento di imposte, tributi, versamenti e mutui.
Ci siamo occupati, infine, di altri servizi pubblici fondamentali come la sicurezza e la giustizia, e poi della cultura, dell’università, della ricerca e dello sport, senza dimenticare di sostenere i principali erogatori dei servizi, gli enti locali, che in alcuni casi rischiavano il dissesto a causa dell’emergenza economica in corso.
Nel dettaglio, abbiamo incrementato il Fondo sanitario nazionale e i fondi per la Protezione Civile per un totale di 3,5 miliardi, aumentando su base regionale del 50% i posti letto in terapia intensiva e del 100% i posti letto in reparti di rianimazione e malattie infettive. Abbiamo previsto l’assunzione di 20mila persone, risorse per il Fondo emergenze Nazionali, per gli straordinari del personale sanitario.
Per sostenere le famiglie in questa prima fase così delicata abbiamo previsto la possibilità di assentarsi dal lavoro attraverso un congedo parentale straordinario di 15 giorni per poter accudire i figli rimasti a casa da scuola. In alternativa, sarà erogato un bonus di 600 euro per pagare una baby sitter.
Abbiamo esteso la cassa integrazione, con un piano straordinario che da solo vale 5 miliardi di euro. Per tutti i contribuenti, imprese, autonomi e professionisti, inoltre, abbiamo sospeso il pagamento di Iva, ritenute e contributi. Infine, aiutiamo chi sta pagando un mutuo per la prima casa con la sospensione delle rate fino a 18 mesi, provvedimento esteso anche agli autonomi.
Per le partite IVA e i professionisti abbiamo previsto un bonus da 600 euro che sarà incrementato ed esteso nel prossimo decreto. Sospesi anche i versamenti riguardanti le ritenute alla fonte, i contributi previdenziali e assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria anche ad ulteriori categorie nei settori dello sport, dell’arte e della cultura, del trasporto e della ristorazione, dell’educazione e dell’assistenza. Per tutti i contribuenti sono stati sospesi gli adempimenti tributari ed è stato istituito un credito di imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro da parte delle imprese. È previsto un credito di imposta al 60% sul costo dell’affitto del mese di marzo per negozi e botteghe, che si aggiunge alla deduzione già oggi percepita del 20%.
Questi sono solo alcuni dei tanti interventi messi in campo in questo periodo difficile. E, come detto, questo è solo il primo passo: stiamo lavorando al prossimo decreto di aprile in cui raddoppieremo la cifra stanziata ed estenderemo tutte le misure che hanno permesso a milioni di italiani di “resistere” in questa fase complicata. Ce la stiamo mettendo tutta, stiamo lavorando senza sosta per portare il Paese fuori dall’emergenza e ripartire prima possibile.
Non sarà facile ma con unità, spirito di sacrificio e serietà rilanceremo il nostro amato Paese.