Oggi è un 25 aprile diverso da come l’abbiamo sempre vissuto e celebrato. Diverso, come le tante altre cose che sono cambiate e che abbiamo dovuto affrontare in questi giorni difficili.
Oggi festeggiamo dalle nostre case il ricordo di quella che fu la Liberazione, la festa di un Paese che 75 anni fa rialzava la testa, spezzava le catene dell’oppressore nazifascista e si riversava nelle strade ad urlare la propria felicità, fra lacrime di gioia troppo a lungo represse e sorrisi mai così luminosi. Festeggiamo il desiderio e la fortissima volontà di un popolo di rinascere dalle macerie e dalle rovine in cui la guerra lo aveva ridotto. Un desiderio, forse, per qualcuno simile a quello che tanti provano oggi, costretti come siamo ad osservare dalle nostre case e rendere grazie a chi lotta in prima linea per salvarci la vita, a costo della propria.
Oggi penso alla Liberazione come ad un’energia che ogni italiano si porta dentro. Un amore incondizionato, solidarietà verso chi ha bisogno. Una mano tesa ad aiutare, uno sguardo al futuro. Il desiderio di riscoprire ciò che davvero ci appartiene, di dare valore a ciò che ci circonda. La forza di donare, laddove siamo stati privati di qualcosa. E di costruire, laddove si è distrutto. L’invito a non arrenderci mai, a non perdere la speranza di un futuro migliore, a vivere ogni giorno come fosse il primo di una nuova vita.
Buon 25 aprile a tutti gli italiani.