Tutto è cominciato da un appello di alcuni portavoce del MoVimento 5 Stelle.
Le misure restrittive scaturite dalla pandemia stanno causando conseguenze economiche pesantissime, ma non si può aggiungere a ciò anche il peso della rinuncia all’attività fisica, con tutto quel che significa in termini di umore, salute e prevenzione. Da qui l’idea di lanciare una campagna sull’importanza di praticare esercizio fisico anche se costretti a rimanere tra le mura domestiche.
“Già molti personal trainer, federazioni ed Enti di Promozione Sportiva stanno preparando tutorial per i propri atleti”, è stata la riflessione dei deputati Felice Mariani, Nicola Provenza, Manuel Tuzi e Simone Valente, “ma è dovere delle istituzioni contribuire a diffondere questa buona pratica”. Dopo i video con i loro esercizi svolti in casa, i portavoce del MoVimento 5 Stelle hanno coinvolto alcuni nomi dello sport in varie discipline. Tutti uniti per la campagna #IoMiAllenoACasa.
Così uno dopo l’altro, spesso passandosi direttamente il testimone, si sono attivati campioni di livello mondiale: da Fabio Basile (medaglio d’oro alle Olimpiadi di Rio de Jainero) al lottatore Frank Chamizo, dalla karateka Viviana Bottaro al campione del mondo Stefano Maniscalco fino ai judoka Rosalba Forciniti, Emanuele Bruno, Alessia Regis e Gabriele Sulli. Per ultimo Alessandro Marcianò, Surfer PRO, primo italiano al mondo a surfare sulle onde di Nazarè, le più alte al mondo. Tutti mostrano gli esercizi che si possono fare e invitano chi li guarda a fare altrettanto.
Tante altre adesioni arrivano, di ora in ora, e l’hashtag si diffonde sui social, accompagnato da immagini di attività motoria di personaggi noti e meno noti.
La challenge sta coinvolgendo, così, molti utenti dei social attivando un contagio salutare. “Ci eravamo prefissati l’obiettivo di entrare nella casa degli italiani e dimostrare che tutti possono rimanere attivi, qualsiasi soggetto di qualsiasi età, è un fattore indipensabile in questo delicato momento: non rinunciamo all’attività in quanto elemento di benessere psicofisico” commentano i deputati promotori.
Quel che sembrava un fattore secondario – in una fase di emergenza sanitaria ed economica dovuta alla pandemia del coronavirus – assume tutt’altro valore di fronte ai dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute): in Europa l’inattività fisica è responsabile ogni anno di un milione di decessi (il 10% circa del totale) e si stima (ministero della Salute su dati Oms) che sia un fattore dirimente nel 5% delle affezioni coronariche, nel 7% dei casi di diabete, nel 9% dei tumori al seno e nel 10% dei tumori del colon.
Inoltre, sempre in base ai dati dell’Oms, molti Paesi hanno visto aumentare negli ultimi decenni le percentuali relative al numero di persone sovrappeso e obese, bambini in primis. Oltre che sulla salute delle persone, poi, l’inattività fisica pesa in termini di costi diretti sui sistemi sanitari e costi indiretti legati all’aumento dei congedi per malattia, delle inabilità al lavoro e delle morti precoci. Si calcola che per una popolazione di dieci milioni di persone per metà non abbastanza attive, il costo sia di 910 milioni di euro l’anno.
Il ministero della Salute ha individuato delle linee guida per riattivare la popolazione, considerando l’attività motoria quale fattore trainante per il benessere e la salute delle popolazioni, con particolare attenzione all’incidenza di malattie croniche non trasmissibili, associate a comportamenti sedentari. L’aumento dei livelli di attività fisica è fondamentale per il raggiungimento di tre obiettivi mondiali entro il 2025: secondo l’Oms, la riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche; la riduzione relativa del 25% della prevalenza dell’ipertensione, oppure, a seconda della situazione nazionale, il contenimento della prevalenza dell’ipertensione; l’arresto dell’aumento del diabete e dell’obesità.
Sono tanti, quindi, i motivi che hanno spinto i deputati Mariani, Provenza, Tuzi e Valente a promuovere questa iniziativa. E ora rilanciano l’appello: “Uniamo le forze e coordiniamoci per diffondere la campagna #IoMiAllenoACasa e soprattutto la consapevolezza di quanto sia importante restare a casa tenendosi però in forma. Noi l’abbiamo fatto, adesso è il vostro turno”.