Dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle della X Commissione di Camera e Senato
Quello del turismo è uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza coronavirus.
Non intendiamo abbandonare le imprese italiane duramente colpite dalla crisi: per questo siamo al lavoro su nuovi provvedimenti a favore delle categorie produttive che stanno subendo danni economici enormi.
Non dimentichiamo che i sindaci a 5 Stelle hanno lanciato un appello, sostenuto da tutto il MoVimento, per far sì che i Comuni abbiano il sostegno del quale necessitano per ripartire, investendo su opere utili ed ecocompatibili e su nuovi modelli di turismo. In quest’ottica, occorre pensare a una riqualificazione diffusa del nostro patrimonio edilizio e culturale, in modo da rilanciare l’ecoturismo e un’economia basata sull’accoglienza diffusa e sulla sostenibilità.
Un pacchetto di misure specifiche per il rilancio del settore, dell’intera filiera dell’accoglienza e della ristorazione, potrebbero vedere la luce già con l’imminente decreto Aprile.
In merito al turismo infatti, deputati e senatori del MoVimento 5 Stelle che seguono da sempre questi temi, hanno lavorato assieme per un documento condiviso contenente una serie di proposte che interessano sia la fase 1 che la fase 2 dell’emergenza.
L’attenzione è stata posta sia sulle questioni fiscali che sulla necessità di dare per tempo una prospettiva all’intero comparto turistico. Sugli aspetti fiscali, oltre a quanto sarà previsto per tutte le imprese del nostro Paese, come la sospensione e il differimento di pagamenti di tributi locali e nazionali, riteniamo sia utile fare un passo avanti per alleggerire le difficoltà che questo comparto sta vivendo, incidendo sui fitti e su spese fisse, come utenze o il canone speciale Rai.
Riteniamo poi prioritario lavorare allo sviluppo di forme di turismo legate alla sostenibilità nel suo concetto più ampio, utili al benessere dei turisti e alla crescita di attività legate alla salute, evitando situazioni di affollamento che potrebbero inficiare la sicurezza. Per quel che riguarda il rilancio dell’economia turistica, che solitamente incide per il 13% del Pil nazionale, sarà necessario lavorare oggi per avere un settore pronto domani, quando l’emergenza di sarà attenuata, attivando un “Fondo per lo sviluppo di un turismo sostenibile”. Per il Governo, infatti, sarà fondamentale incentivare un diverso approccio al turismo, attraverso uno specifico fondo teso a promuovere e incentivare un’offerta turistica legata al benessere, alla natura e a nuove forme di turismo che prevedano minore aggregazione.
Un altro strumento su cui si è aperto un dibattito tra gli operatori è quello degli incentivi con buoni vacanza che, in realtà, in passato non hanno funzionato molto, ma che oggi in questo scenario potrebbero diventare uno strumento molto utile, ripensandolo, per incentivare gli spostamenti. Al di là dello strumento da usare però, riteniamo che lo Stato debba coprire una parte della spesa della vacanza, incrementando la domanda a favore di un’offerta che oggi si trova in ginocchio. E dovrà farlo ragionando anche su strumenti innovativi e ipotizzando la settimana corta.
Infine, è necessario pensare da subito alla promozione per quando sarà possibile ripartire. In questo momento, bisogna intraprendere uno studio dei mercati stranieri, individuare le loro necessità e i loro desideri per il post pandemia, per realizzare – appena sarà chiaro come si potrà tornare a viaggiare – campagne mirate tese a valorizzare la varietà dell’offerta che abbiamo nel nostro bel Paese. Serve, in sostanza, programmare e sostenere la nostra filiera turistica, pensando a un turismo domestico prima e a uno straniero poi, anticipando i nostri competitor internazionali.
L’Italia saprà farsi trovare pronta al termine dell’emergenza.