La narrativa corrente ci ha abituato a vedere in prima linea i medici con il loro straordinario lavoro, ancor più in questa fase critica. Ma come ha ricordato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, gli infermieri sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario.
È bene ribadirlo oggi, nella Giornata mondiale dell’infermiere, ma è bene ricordare che la funzione di questa categoria è centrale sempre, anche quando non c’è da gestire un’emergenza planetaria nuova e grave come la pandemia da coronavirus.
Certo, in questi mesi le infermiere e gli infermieri hanno compiuto sacrifici personali e sforzi enormi per salvare vite umane. Hanno assistito i pazienti giorno e notte con turni sfiancanti, hanno dato il massimo in una situazione che in alcune aree del Paese sembrava un tunnel senza fine.
Il sorriso e lo sguardo affettuoso degli infermieri è stato di conforto per tanti pazienti. Loro sono stati tra le poche voci di sostegno e speranza nelle stanze dei nostri ospedali, una presenza preziosa anche per coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta.
Hanno messo a rischio la loro stessa vita pur di non far mancare il loro apporto alla sanità pubblica del Paese e ai loro concittadini: 12.000 infermieri sono stati contagiati dal coronavirus e 39 sono deceduti. DI questi, 4 si sono tolti la vita perché non hanno retto alla pressione enorme. Una tragedia nella tragedia.
La gratitudine dell’Italia deve andare oltre questa giornata, che è il culmine dell’Anno internazionale dell’infermiere celebrato dall’Oms e che in altre condizioni sarebbe stata una vera festa.
La nostra riconoscenza è e dev’essere costante. Non a caso ci stiamo battendo per ottenere misure importanti, il giusto riconoscimento per loro così come per tutte le professioni sanitarie.
Nel decreto Rilancio, il Governo prevede di introdurre una forma di sostegno al reddito per medici, infermieri e operatori sanitari, un piccolo segnale di gratitudine per non aver badato a orari e turni e per aver spesso trascurato i loro affetti per amore della propria professione. Nei prossimi giorni alla Camera dei deputati approveremo un importante disegno di legge che tutela questa categoria: una norma che doterà il Paese di uno strumento adeguato per prevenire e contrastare la violenza contro chi lavora nelle corsie degli ospedali.
Il nostro augurio agli infermieri e a tutti i lavoratori della sanità è questo. Voi vi prendete cura di noi, noi vi diciamo grazie con delle norme che valorizzino e tutelino il vostro ruolo fondamentale per la società.