In questi mesi di emergenza sanitaria il Paese intero si è sentito vicino e riconoscente verso medici e infermieri che hanno lavorato instancabilmente per offrire cure ai pazienti Covid. Il loro e quello di tutti gli operatori sanitari è un lavoro essenziale ed encomiabile, eppure così spesso svilito e preso di mira senza alcun motivo.
Negli ultimi anni gli episodi di violenza contro queste figure professionali è in forte crescita: secondo un’analisi di Anaao Assomed, nel 2019 ce ne sono stati di media 10 al giorno. Oltre un medico su due dichiara di aver subito delle aggressioni, fisiche o verbali, ma il fenomeno è con molta probabilità ancora sottostimato: l’80% delle vittime, infatti, non denuncia.
Non possiamo permettere che quotidianamente sia messa a rischio la salute, fisica e psicologica, di chi è in prima linea per tutelare la salute degli altri.
Come MoVimento 5 Stelle l’abbiamo sempre sostenuto e non abbiamo mai abbandonato questa battaglia. Ora, finalmente, ci siamo: presto tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari, veterinari inclusi, riceveranno il sostegno che chiedono da tempo. La Camera dei Deputati, infatti, ha appena approvato il disegno di legge per prevenire e contrastare le aggressioni a questi professionisti, che ora passa al Senato per il via libera definitivo.
Un Osservatorio nazionale per monitorare gli episodi di violenza e attuare le misure di protezione, e pene più severe per chi commette reati contro gli operatori sanitari sono tra i punti principali del provvedimento.
Ma il lavoro svolto nelle commissioni alla Camera ha arricchito notevolmente il testo, estendendo alla categoria dei sanitari le misure di protezione previste per la figura del pubblico ufficiale, senza tuttavia far gravare su di loro l’onore che questo ruolo comporta. Le tutele, inoltre, varranno non soltanto sul luogo di lavoro ma ovunque si stia esercitando la professione o per cause legate a questa.
Abbiamo inoltre previsto la procedibilità d’ufficio quando ricorre l’aggravante del fatto commesso con violenza o minaccia in danno degli operatori sanitari e socio-sanitari, in caso di percosse e lesioni: in questo modo non ci sarà bisogno della querela da parte della persona offesa per attivare i meccanismi della giustizia.
Chi si prende cura della vita delle persone deve poterlo fare nella situazione di maggiore sicurezza possibile, per sé stesso, innanzitutto, ma anche per il bene di tutti i pazienti che hanno e avranno bisogno della sua professionalità.
La politica ha il dovere di tutelare queste figure: mai come oggi riscopriamo quanto sia imprescindibile garantire il diritto alla salute e cure accessibili a tutti. Mettere gli operatori sanitari e socio-sanitari in condizione di lavorare con la maggiore serenità possibile fa parte di quell’investimento e rafforzamento del nostro sistema sanitario che vogliamo realizzare per il presente e per il futuro del Paese.