dei portavoce del MoVimento 5 Stelle delle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati
Da sempre una delle nostre principali battaglie è quella a favore dell’ambiente. In particolare, in tema riqualificazione energetica il MoVimento 5 Stelle ha sempre avuto una posizione chiara. Siamo impegnati a favorire la transizione verso un sistema energetico sostenibile, che parta dal recupero del patrimonio immobiliare del nostro Paese. In Italia il 60% degli immobili è stato costruito prima del 1980. Dobbiamo migliorare, rendere più efficienti e sicure le nostre abitazioni per noi, per i nostri figli e per il Pianeta.
Nel maggio del 2013 in commissione Ambiente alla Camera veniva approvata una risoluzione che assorbiva la proposta del MoVimento 5 Stelle di incrementare fino al 66% l’ecobonus, poi limitato al 65%. Ci siamo sempre battuti per introdurre il meccanismo dello sconto in fattura per gli enormi vantaggi che può generare. Arrivati al Governo, nelle Leggi di Bilancio abbiamo sempre prorogato la detrazione fiscale del 65% sulle spese di riqualificazione energetica. Adesso, con il decreto Rilancio rafforziamo l’aliquota portandola al 110%. Questo significa che famiglie e imprese potranno isolare il proprio condominio con un cappotto termico, sostituire l’impianto centralizzato di riscaldamento con uno più efficiente. Se sarà effettuato uno di questi due interventi gli ulteriori lavori di efficientamento saranno anch’essi soggetti al super bonus del 110%, come ad esempio l’istallazione di pannelli fotovoltaici o pannelli solari termici, infissi, sostituzione o istallazione di sistemi di riscaldamento o raffrescamento.
Non solo. Il MoVimento 5 Stelle si è battuto anche per rafforzare un’altra importante misura: il sismabonus. Prevista un’aliquota potenziata dal 80% al 110% per gli interventi che contribuiscono alla sicurezza sismica dei nostri edifici. Un aspetto quanto mai importante per un Paese come il nostro, in cui gli interventi di adeguamento antisismico sono fondamentali per prevenire quei disastri che portano solo morte e povertà, che l’Italia purtroppo conosce fin troppo bene.
In un momento come questo potenziare l’ecobonus e il sismabonus che da un lato aiutano la nostra economia a superare la crisi generata dall’emergenza sanitaria e dall’altra contribuiscono a contrastare il cambiamento climatico, che si manifesta sempre più con eventi estremi, è fondamentale.
Oltre a rafforzare l’aliquota, la misura varata con il decreto Rilancio introduce importanti novità che ampliano l’efficacia dei bonus permettendo anche alle famiglie con redditi più bassi di accedervi e alle aziende più piccole di lavorare: le imprese che hanno effettuato gli interventi potranno cedere a loro volta il credito di imposta alle banche recuperando subito l’importo dello sconto effettuato al cittadino. Come funziona? Il contribuente che realizzerà interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico per la propria abitazione godrà di una detrazione del 110% della somma spesa o potrà optare per lo sconto totale in fattura cedendo il credito di imposta all’impresa che ha effettuato i lavori. L’impresa a sua volta potrà tenersi il credito d’imposta al 110% o cederlo ai fornitori o alle banche. In questo modo, per gli interventi tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, potremo garantire a tutte le famiglie d’Italia interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico a costo zero. Una vera rivoluzione ambientale ma anche una leva importante per rilanciare il settore dell’edilizia e mettere in moto aziende che hanno azzerato la propria attività in questo periodo di emergenza sanitaria. Avviare questo processo virtuoso di ristrutturazione ci garantisce un impatto positivo dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. I dati parlano chiaro: gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica tra il 1998 e il 2019 hanno interessato quasi 20 milioni di interventi e attivato un giro di affari di oltre 300 miliardi di euro. Solo nel 2018 c’è stato un volume di investimenti superiore a 28 miliardi di euro veicolati dagli incentivi, riconducibili a oltre 3 miliardi di euro per la riqualificazione energetica e a circa 25 miliardi di euro per il recupero edilizio. Investimenti che si avvicinano a 29 miliardi nel 2019. Interventi che hanno interessato soprattutto il Nord a causa delle condizioni economiche. Con il nostro intervento la norma sarà molto più equa: con l’aumento dell’aliquota e l’introduzione dello sconto in fattura estendiamo queste misure fondamentali per la sicurezza e il risparmio energetico delle abitazioni anche alle famiglie con redditi bassi su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. In questo modo i cittadini potranno effettuare interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico a costo zero per i lavori più importanti ed impattanti. Avremo così edifici più sicuri, sostenibili ed efficienti, cioè che consumano meno energia, generando un risparmio per le tasche dei cittadini e una riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento. Con benefici evidenti per la qualità della vita nelle nostre case e nelle nostre città, per la salute e per l’ambiente.