La copertura della banda ultralarga in tutto il Paese è uno dei punti qualificanti del programma del MoVimento 5 Stelle. E non a caso la connettività è una delle 5 Stelle. In questa “nuova era” di pandemia e distanziamento interpersonale la priorità va alla garanzia del diritto all’istruzione: la didattica a distanza, su cui con lungimiranza e coraggio ha puntato immediatamente la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ha posto di nuovo al centro dell’attenzione il tema del diritto all’accesso alla rete. Le nostre studentesse e i nostri studenti sono costretti ormai da oltre due mesi a seguire le lezioni da casa, mettendo in campo uno sforzo davvero encomiabile insieme a famiglie, insegnanti e personale scolastico.
Se è vero che siamo in una “nuova era”, è vero anche che anche nel prossimo futuro il ricorso alle lezioni a distanza è una delle opzioni possibili, ragion per cui dobbiamo continuare a impegnarci per garantire una connessione e una strumentazione adeguata a scuole e famiglie, raggiungendo in primis chi parte svantaggiato, perché magari è in un territorio dove non arriva la rete Internet oppure a causa delle precarie condizioni economiche che impediscono di avere una dotazione tecnologica adeguata.
Su questa sfida i componenti pentastellati del governo si sono concentrati fin dai primi giorni del cosiddetto lockdown. La ministra Azzolina ha già assegnato 165 milioni alle scuole, ma nei prossimi mesi arriveranno fondi per un totale di 1,5 miliardi di euro. Li ha messi a disposizione il Comitato banda Ultra Larga presieduto dalla ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, che ha lavorato di sponda con la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Mirella Liuzzi, il ministro Stefano Patuanelli e la ministra Azzolina.
Dei 1.546 milioni totali, 400 saranno investiti direttamente nelle scuole. Entro due anni, infatti, 32.213 istituti statali superiori e medi saranno connessi con collegamenti in fibra ottica a 1Gbps per favorire l’espansione della didattica digitale e in generale per innovare e snellire alcune procedure delle scuole. Saranno interessate al progetto anche le scuole primaria e quelle per l’infanzia.
I restanti 1.146 milioni saranno invece investiti in voucher. A partire da settembre, e per fasce di reddito Isee, le famiglie potranno usare dei buoni fino a 200 euro per l’acquisto della connettività. Chi ha un reddito Isee inferiore a 20.000 euro, oltre alla connessione potrà acquistare anche un tablet o un pc. L’obiettivo è quello di uscire da questa crisi in condizioni migliori di quelle in cui eravamo quando è iniziata. E soprattutto, senza lasciare indietro nessuno.