I sindaci italiani sono da sempre il primo punto di riferimento delle comunità sui territori e devono essere protetti dallo Stato. Non possiamo permettere che i nostri primi cittadini vengano fatti bersaglio di intimidazioni e minacce, dietro le quali si cela spesso la criminalità organizzata.
Specie in questi mesi di emergenza sanitaria, i sindaci hanno offerto un contributo enorme per la tutela e la salute dei loro concittadini e ora occorre sostenerli con ancora più forza.
Come emerso dai dati raccolti dall’associazione Avviso Pubblico, nel 2019 si è registrato un “attacco” ogni 15 ore ad un amministratore o politico locale e nei primi mesi del 2020, nonostante il lockdown, gli amministratori sotto tiro sono stati – fino a metà marzo – ben 149.
Una situazione allarmante e inaccettabile che rischia di assumere proporzioni ancora più gravi se si considera l’impatto sociale provocato dalla pandemia.
Lo shock causato dall’emergenza rischia infatti di trasformarsi in una opportunità per la criminalità che, come ha sempre fatto, tenterà di trarre vantaggio dalla situazione speculando sul dolore e sulle difficoltà degli italiani.
Noi non permetteremo che accada nulla di tutto questo.
Nessun sindaco sarà lasciato solo a far fronte ad intimidazioni e alle mire della mafia. Da nord a sud, non lasceremo che le mafie sfruttino il disagio economico e sociale che ha portato con sé l’emergenza sanitaria: il governo ha già fatto molto, intervenendo in aiuto dei cittadini e delle imprese, e su questa strada continueremo a lavorare anche per sostenere concretamente gli amministratori locali in difficoltà.
Minacce e intimidazioni meritano una chiara condanna pubblica e i responsabili devono essere rintracciati e puniti. Tutti, a partire dalle istituzioni, abbiamo il dovere di muoverci a tutela di chi è sempre in prima linea e dedica ogni giorno del suo lavoro al servizio della collettività.
Forza a tutti i Sindaci d’Italia!