Sburocratizziamo la Pubblica amministrazione attraverso il ricorso massiccio al digitale. Dopo decenni in cui abbiamo sentito parlare, spesso a vuoto, di semplificazioni, con questo Governo stiamo passando rapidamente dalle parole ai fatti. In prima battuta, complice l’emergenza sanitaria, abbiamo trasformato lo smart working in realtà e ora lo stiamo consolidando per renderlo davvero flessibile e ancorato a obiettivi e risultati. Adesso, invece, snelliamo le procedure dei concorsi, rilanciamo rapidamente la stagione del reclutamento e puntiamo sulle nuove competenze che servono alla Pa del futuro, a partire da quelle digitali e trasversali.
È stato pubblicato l’altroi eri sera in Gazzetta ufficiale il primo bando che tiene conto delle innovative misure di semplificazione da me volute nel decreto Rilancio. Si tratta di 92 unità di personale non dirigenziale per diversi profili, nei ruoli dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e del Ministero dell’Ambiente. Le prove preselettiva e scritta si svolgeranno con strumenti informatici: stop ai compiti vergati a penna. Mentre la prova orale potrà essere tenuta in videoconferenza, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurino l’identificazione dei partecipanti, la pubblicità, la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni.
L’altro elemento chiave di novità è rappresentato dai “quiz situazionali” che saranno inseriti nella prova preselettiva e saranno finalizzati a rilevare le competenze attitudinali, le cosiddette ‘soft skill’ dei candidati, da tempo apprezzate nel privato, ma quasi sconosciute nel pubblico. Inoltre, nell’ottica di definire il profilo completo dei partecipanti, all’inizio verrà richiesto a ciascuno di indicare la motivazione alla base della candidatura, le esperienze lavorative svolte e le attitudini in possesso utili allo svolgimento delle mansioni per cui si concorre, senza dimenticare le competenze informatiche possedute.
In aggiunta, sono state innovate le modalità di inoltro della candidatura stessa: si prevede infatti l’obbligo per gli interessati di presentare – entro quindici giorni dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale – esclusivamente in via telematica la domanda di ammissione al concorso attraverso l’utilizzo della piattaforma digitale Step-One 2019 e del Sistema pubblico di identità digitale (Spid). In più, tutte le comunicazioni relative alla procedura concorsuale, compresa la pubblicazione della graduatoria finale di merito, saranno fornite ai candidati attraverso la stessa piattaforma digitale.
Ripartiamo subito, dopo la fase di lockdown, con una delle nostre missioni fondamentali: mettere sempre più la Pa al passo con i tempi e renderla capace di sostenere il sistema Paese nel suo grande e coraggioso sforzo di rilancio.