Superata la fase più nera della crisi sanitaria, ci stiamo concentrando sulla ripartenza.
È questo il momento per costruire un futuro diverso per il nostro Paese e lasciarci alle spalle quella che fino a ieri era per noi la normalità. In queste settimane lo sforzo è stato massimo per far sì che pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese avessero a disposizione tutte le risorse e gli strumenti utili per ripartire. Le cose da fare sono molte, è vero, ma possiamo contare anche sull’ottimo lavoro fatto fino ad oggi.
Vi ricordate, ad esempio, la norma Fraccaro?
Si tratta del più grande piano di investimenti diretti per i Comuni italiani. Lo abbiamo reso strutturale con l’ultima manovra di bilancio: 2 miliardi e mezzo di euro da spendere – 500 milioni all’anno per i prossimi 5 anni – per realizzare opere di riqualificazione del territorio e di sviluppo sostenibile.
È questo il futuro che vogliamo per l’Italia!
Questi soldi ci sono e possono essere spesi da subito per rilanciare l’economia dei territori in chiave sostenibile e, durante la fase 3, ci saranno ancora risorse per la crescita e lo sviluppo. Tutti i Comuni dunque sono chiamati a sfruttare questa grande possibilità per far ripartire la crescita dell’Italia dai territori e dalla sostenibilità ambientale.
Effettuare questi interventi infatti significa far partire almeno 8mila cantieri in tutta Italia, creare nuovi posti di lavoro, migliorare la vivibilità delle nostre città, investire nella sicurezza e nella salute, rilanciare l’economia dei nostri territori e dell’intero Paese.
Si potranno, ad esempio, mettere in sicurezza strade, scuole ed edifici pubblici, realizzare progetti di mobilità sostenibile o impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In queste ultime settimane tutti gli italiani hanno fatto e continuano a fare uno sforzo incredibile: lo Stato è con loro e questa è un’altra risposta concreta, un’arma in più per combattere la crisi e far partire una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese.