Ieri in Senato abbiamo assistito a una pagina nera per la seconda Istituzione dello Stato con una votazione di fiducia che è stata invalidata per un errore. Una situazione che non ha precedenti. Ma la cosa ancora più grave sono state le parole del senatore Maurizio Gasparri, di Forza Italia, che ha diffamato in modo gravissimo la nostra vicepresidente del Senato Paola Taverna e tutto il MoVimento 5 Stelle.
Cosa è successo? Si è svolto il voto di fiducia sul decreto Elezioni, viene approvato. Ma gli uffici si accorgono solo in un secondo momento che in Aula mancava il numero legale, cioè il numero minimo di senatori presenti affinché le aule parlamentari possano lavorare.
Naturalmente – dalle opposizioni – viene strumentalizzata impietosamente una situazione di emergenza, come quella come stiamo vivendo, anche in Senato.
Al momento del voto presiedeva la nostra Paola Taverna, che peraltro aveva sostituto Ignazio La Russa. Oggi si è tenuto nuovamente il voto di fiducia ed il disegno di legge di conversione del decreto è stato approvato.
Il senatore Gasparri ha accusato il MoVimento 5 Stelle di fare imbrogli istituzionali, di falsare i risultati dell’Aula chiedendo addirittura delle sanzioni politiche.
La stessa Casellati ha spiegato che si è trattato di un conteggio sbagliato dovuto a un errore informatico.
Ma Gasparri insiste, chiede le dimissioni della nostra Paola Taverna. Usa parole gravissime che non solo rispediamo al mittente, ma che creano un precedente di cui non possiamo non tener conto.
Gasparri insulta una vicepresidente del Senato, insulta la presidenza del Senato, insulta il Senato, insulta la camera alta del Parlamento italiano. Gasparri non deve scusarsi con il MoVimento 5 Stelle, dovrebbe scusarsi con quella parte del Paese che indegnamente rappresenta.
Conosciamo Paola Taverna, conosciamo Maurizio Gasparri.
Paola Taverna negli anni ha fatto delle sue battaglie per la trasparenza della politica una vera e propria missione. E porta il suo nome una legge che permette di effettuare gli screening neonatali sui bambini per prevenire malattie genetiche gravissime.
Maurizio Gasparri negli anni ha fatto delle sue battaglie in difesa di Silvio Berlusconi una vera e propria missione. E porta il suo nome una legge sul servizio pubblico radiotelevisivo che è costata una procedura d’infrazione all’Italia da parte della Commissione europea.
A Paola Taverna va la nostra stima per l’enorme lavoro che porta avanti ogni giorno, il nostro rispetto e un enorme abbraccio. Mai farsi scalfire dalla tracotanza, dalla prepotenza, dalla maleducazione e dal più totale spregio delle istituzioni che noi tutti abbiamo l’onore e la responsabilità di rappresentare.