“Te li do io i nomi e i cognomi, ora te li scrivo così domani te li mando, tu mi fai un controllo capillare”. Stavano preparando un dossier per screditare la nostra portavoce nazionale Azzurra Cancelleri e suo marito Santino Lo Porto. Un progetto criminale per calunniarli.
Volevano fermarli, in qualsiasi modo. Evidentemente il loro impegno politico sul territorio dava fastidio a qualcuno abituato ad arricchirsi da decenni con il malaffare. Ciò che emerge dall’ordinanza del Gip di Caltanissetta, che ha portato alle misure cautelari nei confronti di 16 persone fra le quali il sindaco ed il vice sindaco di Santa Caterina Villarmosa, è di una gravità assoluta. Lo scopo del primo cittadino Antonio Fiaccato, arrestato dopo la denuncia di Cancelleri per la gestione di un sistema di appalti truccati, era quello di danneggiare pubblicamente i nostri due attivisti.
Secondo gli inquirenti, Fiaccato avrebbe instaurato nel comune di Santa Caterina, una gestione “familistica”: “quasi si trattasse di un signore di epoca medioevale – scrive la Procura – distribuiva benefit e prebende agli “amici”, non esitando, al contrario, ad operare con minacce velate ed esplicite nei confronti di quei pubblici funzionari che non si piegassero al suo volere”.
Di fronte a tale scenario, il MoVimento 5 Stelle si è schierato a tutela della legalità denunciando ogni violazione. Hanno stabilito così di fermarci in altri modi: persino con un finto dossieraggio. Ma al loro ignobile fango hanno risposto le manette della giustizia. Noi, intanto, continuiamo a testa alta per la nostra strada come sentinelle della legalità. Ad Azzurra e a suo marito va la vicinanza del MoVimento 5 Stelle.