Bergamo e Brescia ripartono dalla cultura per incentivare il turismo e, soprattutto, per ricostruire una coscienza collettiva messa a durissima prova dal Covid.
Grazie a un emendamento al decreto rilancio proposto dal portavoce bergamasco Devis Dori, le due città divenute simbolo dell’emergenza sanitaria, avranno l’opportunità di trasformarsi nelle due “Capitali italiane della Cultura” per il 2023.
Un’occasione di rinascita alla quale hanno dato il primo impulso i due rispettivi sindaci è che ora, con l’intervento del MoVimento 5 Stelle, è subito pronta per essere colta. Con il nostro emendamento, infatti, i due capoluoghi potranno ottenere il titolo di “capitali” sulla base della loro proposta culturale.
Negli ultimi mesi, purtroppo, ci siamo abituati a identificare i territori delle due province lombarde con il dolore dei suoi abitanti: persone laboriose, forti e sempre determinate ad affrontare le difficoltà. A tutti loro, ai nostri concittadini bergamaschi e bresciani, dovevamo qualcosa di più che un semplice attestato di solidarietà. Ecco perché abbiamo pensato di dare il nostro contributo per fare dell’arte, della bellezza e delle tradizioni delle province di Bergamo e Brescia il motore della loro ripartenza.
Ci vorrà tempo per cancellare l’impronta nefasta lasciata dal Covid, in Lombardia come nel resto d’Italia, ma siamo convinti che, in un Paese come il nostro, la rinascita sociale ed economica dei territori non possa prescindere dal suo patrimonio più importante: la bellezza.
Bergamo e Brescia, e con loro l’intera penisola, ricominciano dalla cultura. Il mondo ci scoprirà più forti di prima.