Anche quest’anno la Camera dei Deputati si appresta a restituire allo Stato una quota consistente dei propri risparmi di gestione.
Il progetto di bilancio per il 2020, predisposto dal Collegio dei Questori di cui faccio parte (colgo l’occasione per ringraziare i colleghi Fontana e Cirielli per il lavoro svolto), è stato deliberato dall’Ufficio di Presidenza e giungerà in Assemblea per la discussione la prossima settimana.
Anche quest’anno si prevede una restituzione allo Stato di 80 milioni di euro, che potranno essere utilmente impiegati a favore di tutti i cittadini.
È ormai dal 2013, che questo ramo del Parlamento produce corposi avanzi di amministrazione: sono stati risparmiati più di 450 milioni di euro, di cui oltre trecento milioni, negli ultimi anni, sono stati destinati, all’unanimità, alle popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia, a cui vogliamo continuare a riservare una parte delle risorse, come prevede un Ordine del Giorno bipartisan a prima firma del collega Baldelli, che porta avanti questa iniziativa già dalla scorsa legislatura.
Quest’anno abbiamo però ritenuto che fosse giusto dedicare una parte consistente delle risorse risparmiate dalla Camera dei deputati anche a un’altra destinazione.
Il 2020 è stato sconvolto da una pandemia che ha mietuto centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo, solo in Italia 35 mila morti, tra cui oltre 200 tra medici, infermieri e operatori sanitari. A loro, e alle loro famiglie va il nostro primo pensiero.
Nel momento più buio della crisi, la Conferenza dei Capigruppo ha espresso all’unanimità la volontà di impegnare gli avanzi di economia della Camera a questa emergenza sanitaria.
A distanza di alcuni mesi, adesso che la situazione “appare”, e sottolineo “appare”, stabilizzata (non bisogna abbassare la guardia), ho ritenuto di raccogliere il comune sentire di tutti gli italiani, proponendo un ordine del giorno che invita il Governo a destinare questi risparmi agli operatori sanitari che hanno combattuto in trincea durante un’emergenza senza pari da più di un secolo a questa parte.
Ho ottenuto l’immediata adesione di quasi tutte le forze politiche, che hanno firmato questo ordine del giorno attraverso i propri rappresentanti in Ufficio di Presidenza.
Li ringrazio tutti, uno ad uno, come ringrazio tutti i Presidenti dei Gruppi, senza distinzione di parte, e i loro componenti.
Di fronte a un virus così aggressivo e di così rapida diffusione abbiamo conosciuto la straordinaria abnegazione dei medici, degli infermieri e di tutti gli operatori che non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita, a servizio dei propri concittadini e dell’Italia.
Il ringraziamento più importante è rivolto proprio a loro: le donne e gli uomini del nostro personale sanitario. Donne e uomini che sono il volto di un’Italia che ha lottato senza risparmiarsi, guardando in faccia l’emergenza e affrontandola con spirito di solidarietà, coraggio e professionalità. Il volto forte di un Paese che, ora, raccoglie le sue migliori energie e si rialza.
Questa iniziativa, dunque, ci unisce nel trovare un modo per esprimere concretamente la nostra gratitudine a tutte queste persone, che hanno chiesto di non essere chiamate «eroi».
È per questo che chiediamo al Governo di individuare forme premiali a riconoscimento dell’impagabile impegno profuso dal personale sanitario in prima linea nell’emergenza COVID 19 e poter così contribuire a questo fine con 40 milioni di euro di risparmi di gestione della Camera dei deputati.