Il 22 luglio 2020 sarà ricordata come una giornata storica per la ex Alcoa.
Dopo uno stallo durato oltre otto anni, finalmente è stato firmato – tra l’azienda italo-svizzera Sider Alloys e Enel – l’accordo sul prezzo dell’energia. Questo traguardo, frutto di un lavoro costante e sottotraccia durato mesi, consentirà di procedere con la ripresa delle attività produttive di questo stabilimento strategico.
L’ex Alcoa di Portovesme (in Sardegna) ora di proprietà della multinazionale dell’alluminio Sider Alloys, è un sito stabilimento strategico e di fondamentale importanza per il territorio del Sulcis e da quando sono Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, ho fatto della risoluzione di questa storica vertenza una priorità.
I lavoratori di Sider Alloys hanno vissuto in questi anni una situazione molto difficile, sfibrante. Anche per questo ho sempre fatto presente a tutte le parti coinvolte che era necessario compiere ogni sforzo per chiudere finalmente questa vertenza nel minor tempo possibile.
L’intesa prevede che Enel riconosca a Sider Alloys un contratto di fornitura energetica di 5 anni più altri 5 ad un prezzo competitivo. Un passaggio decisivo che consentirà al gruppo di definire e presentare al più presto il piano industriale dello stabilimento.
Questa firma è particolarmente importante perché, dopo anni nel corso dei quali veniva detto che le cose non potevano cambiare o non si potevano fare, abbiamo dimostrato che lavorando con impegno, metodo e con la collaborazione delle parti, i risultati si raggiungono.
Io sono cresciuta con dei valori precisi e tra questi la dignità del lavoro. Dignità del lavoro che significa, tra le altre cose, competenza e orgoglio di saper fare.
Ricordo la prima volta che sono tornata Sardegna da sottosegretaria e ho incontrato un presidio di lavoratori della ex Alcoa. A loro tra l’altro ho detto che sono sarda e che ho sono una parola sola.
Con questo impegno l’ho onorata.