La ripartenza del Paese non può fare a meno delle imprese italiane e delle nostre regioni. Per questo motivo con loro abbiamo già avviato una fase di confronto, leale e trasparente.
Bisogna trovare insieme gli strumenti per superare le problematiche derivanti dalla pandemia. Dobbiamo riuscire a trasformare questa crisi in un’opportunità, per risolvere tutte le criticità che il nostro Paese si trascina ormai da troppi anni.
Oggi intervenendo all’evento ICE ho ribadito che insieme alle nostre aziende usciremo dalla crisi economica. Non bisogna demonizzare il privato, ma incentivarlo, il che significa creare lavoro e stimolare l’economia interna. È chiaro che il Recovery Fund e la prossima legge di bilancio dovranno ruotare intorno alle aziende che portano alto il nome dell’Italia.
Da ministro degli Esteri credo che il nostro obiettivo in questo momento sia anche quello di trasformare ogni nostra ambasciata nel mondo nella “casa delle imprese”. Ci stiamo già lavorando, perché l’Italia e le nostre aziende devono crescere ed esportare le nostre eccellenze ovunque. Si tratta del Made in Italy, del nostro passato, del nostro presente e di quello che sarà il nostro futuro. La nostra tradizione e il nostro orgoglio. Il patto per l’export agevolerà tutto questo. Abbiamo già stanziato circa 1.4 miliardi di euro, ma dovrà essere finanziato ancora di più nella prossima legge di bilancio.
Proprio ieri infatti con il presidente Stefano Bonaccini e i membri della Conferenza delle Regioni in video conferenza ci siamo confrontati sulle politiche da intraprendere per sviluppare l’internazionalizzazione delle nostre aziende che danno lavoro sul territorio. A loro ho detto che mi farò portavoce delle richieste fatte e farò il massimo per riuscire a supportare al meglio le istanze dei nostri cittadini.
È il momento di accelerare per rilanciare l’Italia.