In Parlamento abbiamo votato un ulteriore scostamento di bilancio da 25 miliardi di euro. Cosa significa? Semplice: il Governo, con il sostegno decisivo del MoVimento 5 Stelle, ha messo in campo 25 miliardi di euro in più per potenziare la rete di protezione già stesa intorno al nostro tessuto economico-produttivo e per lanciare nuove misure a tutela del lavoro e dei settori economici più colpiti.
Con i 20 miliardi già autorizzati per il Decreto Cura Italia, e i 55 per il Decreto Rilancio, l’ammontare delle risorse stanziate in deficit tocca così i 100 miliardi di euro. Parliamo di una delle cifre più alte messe in campo in Europa per affrontare le conseguenze della crisi generata dalla pandemia.
I 25 miliardi approvati oggi costituiranno la base del Decreto agosto, che vedrà la luce nei prossimi giorni e che affronterà alcuni capitoli decisivi:
- Estensione della Cassa integrazione
- Incentivi alle assunzioni dei lavoratori
- Risorse fresche per aiutare gli enti locali
- Potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le pmi
- Misure straordinarie per il turismo
Stiamo seguendo l’evoluzione della crisi passo dopo passo, con l’intento di fornire le migliori risposte possibili ai problemi dei cittadini. Le risposte sin qui approntate ci hanno consentito di salvare 1 milione e mezzo di posti di lavoro e hanno messo il Paese in condizione di ripartire: a maggio la produzione industriale è rimbalzata del 42% rispetto ad aprile. Certo, il dato è favorito dal fatto che ad aprile le attività erano ancora in larga parte chiuse, ma il rimbalzo italiano è stato il più alto in assoluto in Europa.
Nessuno si nasconde che molto resti ancora da fare. Proprio per questo il nostro impegno non accenna a fermarsi. E’ già all’esame del Senato il Decreto Semplificazioni, con il quale puntiamo a velocizzare la capacità italiana di spendere per investimenti, soprattutto in vista degli ingenti fondi europei che arriveranno dopo un’altra grande vittoria del Governo e del MoVimento 5 Stelle, ovvero il Recovery Fund.
Siamo concentrati senza sosta sull’esigenza di proteggere l’esistente. Ma siamo anche concentrati sull’innovazione dell’Italia. Un’innovazione che, accelerando alcuni processi di cambiamento innescati dal Covid, consenta all’Italia di ripartire puntando su ambiente, inclusione, digitale, transizione energetica e lavoro.