di Iolanda di Stasio, Commissione Affari Esteri e Comunitari del MoVimento 5 Stelle alla Camera e Facilitatrice del Team del Futuro – Area Esteri e Unione Europea e Pino Cabras, Capogruppo Commissione Affari Esteri e Comunitari del MoVimento 5 Stelle alla Camera
Il nostro Mar Mediterraneo è unico per la sua storia e la posizione geografica, una vera risorsa economica, sociale ed ambientale da valorizzare e tutelare per il benessere del Paese.
Ed è proprio da questa profonda consapevolezza che nasce l’idea della proposta di legge che abbiamo presentato alla Camera dei Deputati lo scorso dicembre, finalizzata ad istituire una zona economica esclusiva al di fuori della fascia di mare che già ci appartiene.
Una proposta di legge che, se approvata, avrebbe un forte impatto sul piano nazionale ed internazionale in quanto andrebbe a disciplinare la nostra sovranità su alcune porzioni di mare; garantirebbe un maggiore raggio d’azione per le tantissime imprese italiane che lavorano nel settore marittimo; determinerebbe una corretta regolamentazione della pesca e una maggiore tutela dell’ambiente.
Una ZEE garantisce fondamentali priorità al Paese che la istituisce, ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, firmata a Montego Bay il 10 dicembre 1982. Tale convenzione assegna agli Stati come “diritto naturale” la possibilità di sfruttare le risorse economiche della piattaforma continentale, ovvero la parte di territorio in continuità con il profilo geologico nazionale che si trovi sotto i fondali marini, mentre, nel titolo V, garantisce agli Stati la possibilità di proclamare ZEE entro e non oltre le 200 miglia dalla costa. Proclamazione che consentirebbe allo Stato in questione di beneficiare di diritti sovrani ai fini dell’esplorazione, dello sfruttamento, della conservazione e della gestione delle risorse naturali, biologiche e minerali che si trovano nel tratto di mare e nel fondale dell’area di riferimento, e di ottenere il controllo dei diritti di pesca, dovendo però, in ogni caso concedere agli Stati terzi la garanzia della libertà di navigazione e di sorvolo.
L’Italia finora non ha mai proceduto ad un simile riconoscimento. Oggi, a fronte dell’attuale panorama geopolitico, l’istituzione di una ZEE italiana nel Mediterraneo è un obiettivo che non possiamo ulteriormente derogare per l’importanza strategica ed economica che la stessa ci garantirebbe.
Vi aspettiamo oggi, alle h 20.00, in diretta, per affrontare la crucialità del tema insieme all’Ammiraglio Caffio.
Collegatevi, risponderemo a tutte le vostre domande!