Il nostro cammino verso la rivoluzione verde

Da quando il Movimento 5 Stelle è in Parlamento i temi ambientali sono entrati stabilmente nell’agenda politica. E da quando siamo al governo quell’agenda diventa realtà giorno dopo giorno. Ogni nostra proposta tiene conto della necessità di salvaguardare ambiente e salute umana da un lato, e delle opportunità di innovazione e progresso da cogliere grazie alla riconversione ecologica dall’altro lato.

Economia circolare, mobilità elettrica, efficienza ed energie rinnovabili, promozione delle aree protette e messa in sicurezza del territorio, turismo sostenibile, ricerca e innovazione: sono tanti e diversi i fronti di impegno che in Parlamento e al governo vedono protagonista il MoVimento 5 Stelle. Un lavoro duro, ostacolato da chi non si rassegna a lasciare sotto terra le fonti energetiche fossili, inquinanti e pericolose per la salute, da chi ha interesse a mantenere lo status quo e non vuole un’economia fondata su nuove basi.

STOP TRIVELLE

A questo proposito, nel 2019 abbiamo aumentato di 25 volte i canoni annuali delle concessioni per tutte le multinazionali del petrolio. Un risultato storico. Era dal 1998 che le concessioni non venivano aggiornate: per oltre 20 anni i nostri mari e le terre sono stati svenduti. Si sta definendo anche il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI), che identifica, sulla base di un’attenta analisi del territorio, le zone dove non sarà più possibile svolgere l’attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi. Fino all’approvazione del Piano, prevista nel 2021, sono stati sospesi temporaneamente oltre 70 permessi di ricerca e prospezione vigenti, e circa 80 procedimenti amministrativi per i nuovi permessi.

Dal 1° gennaio 2020 abbiamo anche cancellato l’esenzione dal pagamento delle royalties per le compagnie petrolifere, che finora beneficiavano di una quota gratuita del petrolio estratto annualmente sia in terra ferma che in mare. In questo modo tra il 2020 e il 2022 recupereremo risorse che serviranno a migliorare i servizi per i cittadini e a tutelare l’ambiente. Dal 2020 è stata istituita anche l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi), le strutture emerse presenti nel mare territoriale destinate alla coltivazione di idrocarburi.

COMUNITÀ ENERGETICHE

Se da un lato stiamo disincentivando l’utilizzo delle fonti fossili, dall’altro incentiviamo la produzione di energia rinnovabile. Grazie al Movimento 5 Stelle, nascono le “comunità energetiche”: gruppi di persone, condomini, micro e piccole imprese potranno unirsi per condividere l’energia elettrica da fonti rinnovabili, che potrà essere ‘autoconsumata’, ma anche immagazzinata o venduta. Mettiamo così l’energia nelle mani dei cittadini, riduciamo la dipendenza dalle energie fossili, le emissioni inquinanti e quelle climalteranti, che sono responsabili del surriscaldamento del pianeta.

NORMA FRACCARO

Con la legge di Bilancio 2020, abbiamo reso strutturale la cosiddetta “Norma Fraccaro”: uno stanziamento di 500 milioni di euro messi a disposizione di tutti i Comuni d’Italia. Pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri ha messo a disposizione altri 500 milioni di euro per il 2021: il prossimo anno, dunque, ci saranno risorse per 1 miliardo di euro, mentre per le annate 2022, 2023 e 2024 restano comunque confermati i 500 milioni annui. Con questi fondi gli enti locali possono realizzare lavori di illuminazione pubblica, risparmio energetico, installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, mobilità sostenibile, adeguamento e messa in sicurezza di scuole ed altri edifici pubblici e abbattere le barriere architettoniche.

DECRETO CLIMA

Nel 2019 è stato convertito in legge il decreto Clima, il primo decreto legge totalmente ambientale approvato in Italia. Un provvedimento con cui abbiamo inaugurato il Green New Deal, un messaggio innanzitutto culturale che contiene tante piccole ma significative misure: fondi per la riforestazione urbana, un trasporto pubblico e privato più sostenibile, con una particolare attenzione anche a quello scolastico, fino all’incentivo agli esercizi commerciali che riducono gli imballaggi e ai Comuni e operatori della Gdo che riciclano la plastica. Un provvedimento che incentiva comportamenti ed azioni virtuose programmando una serie di interventi a più livelli, dalle pubbliche amministrazioni, alle imprese e ai cittadini.

PIANO TRANSIZIONE 4.0

Per la riconversione delle attività produttive e per renderle più competitive abbiamo previsto forme di sostegno alle imprese attente all’innovazione e alla sostenibilità. Con il Piano Transizione 4.0 sono stati stanziati 7 miliardi di euro per favorire il processo di sviluppo digitale e tecnologico delle imprese italiane, che punta a potenziare gli investimenti green, l’innovazione e la formazione 4.0 del tessuto produttivo. Altri 210 milioni di euro invece sono stati stanziati per progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’economia circolare: incentiviamo così le innovazioni sostenibili, che rappresentano un vantaggio sia per le nostre imprese che per l’ambiente.

END OF WASTE

Ancora, da quando il Movimento 5 Stelle è al Governo è stato fatto un passaggio epocale per l’economia circolare: è stato firmato il primo decreto ‘End of Waste’ per il recupero dei pannolini. Oltre un milione di tonnellate di rifiuti potranno essere recuperati e riciclati per diventare nuovi prodotti, evitando di essere gettati in discarica o inceneriti. Con un altro decreto ‘End of Waste’ si potranno invece avviare a riciclo anche gli pneumatici che spesso troviamo abbandonati sulle strade, nei nostri mari o che addirittura vengono bruciati, producendo gravi danni alla nostra salute e al nostro ambiente: rendiamo così economicamente conveniente il recupero di oltre 400 mila tonnellate di pneumatici fuori uso.

ARIA E TERRITORIO

Le misure varate per l’ambiente non si esauriscono qui. C’è anche il Protocollo d’azione “Aria Pulita”, con cui sono stati stanziati 400 milioni di euro per un’aria più pulita nelle città più inquinate d’Italia, c’è il Piano Proteggi Italia con cui investiamo 11 miliardi di euro fino al 2021, per contrastare il dissesto idrogeologico e attrezzare il Paese ad affrontare gli eventi atmosferici estremi generati dal clima che cambia.

SUPERBONUS 110%

Da ultimo, ma non per importanza, ricordiamo tra le varie misure previste dal decreto Rilancio, il Superbonus al 110%, attraverso il quale si potranno realizzare lavori di efficientamento energetico e adeguamento antisismico degli edifici e usufruire di una detrazione fiscale pari al 110% della spesa sostenuta. Un vantaggio enorme sia per le persone che ristrutturano che per le aziende che effettuano i lavori. A questo si aggiunge la grande spinta alla mobilità sostenibile con il bonus mobilità, che rimborsa per il 60% e fino al 500 euro, l’acquisto di bici (elettriche e non) e monopattini elettrici, nonché gli incentivi per l’acquisto di auto e moto elettriche, che stanno dando un forte impulso alle imprese produttrici.

Messi in fila, questi provvedimenti restituiscono una visione chiara e univoca, alla quale giorno dopo giorno si aggiungeranno nuove risorse e nuovi tasselli: c’è ancora tanta strada da fare ma l’obiettivo è chiaro e il sentiero è tracciato. Possiamo dire con orgoglio che stiamo accompagnando il Paese verso un futuro in grado di coniugare rispetto degli ecosistemi e della salute umana, buona occupazione e progresso economico e sociale.