La commissione Antimafia guidata da Nicola Morra insieme con il ministero dell’Istruzione guidato da Lucia Azzolina hanno firmato un protocollo che sta portando mille giovani studenti sui beni confiscati.
Un progetto che coinvolge studenti e insegnanti che possono trascorrere una settimana sui beni confiscati facendo didattica e pratica della legalità: ascoltare storie di resistenza e coraggio, svolgere formazione, operare come volontari e anche svagarsi, perché i campi della didattica è un momento di confronto e crescita.
Una sfida enorme, soprattutto in tempi di emergenza Covid-19, ma grazie all’impegno profuso da ogni Istituzione e dalle cooperative dei beni confiscati, centinaia di studenti stanno toccando con mano la lotta alla mafia ma soprattutto la crescita di comunità nuove.
Inaugurato a Locri il protocollo, la seconda tappa ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Cerignola in provincia di Foggia.
I beni confiscati, la cultura della legalità sono temi centrali per il Movimento 5 Stelle e per il Governo. Non solo frasi e slogan ma un concreto progetto di cultura della legalità che sta permettendo di far conoscere i giovani dei beni confiscati e il loro grande coraggio di cambiamento.
Dai primi campi abbiamo raccolto entusiasmo, curiosità ma soprattutto voglia di tornare. Questi sono semi che produrranno idee di cambiamento. Un protocollo così ampio e importante è un’azione concreta di contrasto alle mafie perché mette insieme giovani e idee, perché permette di costruire orizzonti nuovi dove nessuno rimane indietro, dove il coraggio dell’onestà diventa valore educativo.
I campi proseguiranno per tutta l’estate. Solo coltivando il presente si avrà un paese libero dalle mafie domani.