Il percorso di riforme mirate della Costituzione che il MoVimento 5 Stelle sta mettendo in campo in questa legislatura si arricchisce di un nuovo importantissimo tassello. Oggi al Senato abbiamo approvato in seconda lettura la legge costituzionale che riduce l’età per votare i senatori da 25 a 18 anni: una svolta epocale. Ovviamente, trattandosi di una modifica della Costituzione, servirà un nuovo passaggio per l’approvazione definitiva alla Camera ed al Senato, ma la tappa di oggi è fondamentale verso questo obiettivo.
Quello dell’allargamento della partecipazione dei giovani alla vita politica è una battaglia storica del MoVimento 5 Stelle. Anzi, fosse per noi il voto per le elezioni politiche e per le amministrative dovrebbe essere esteso anche ai sedicenni. Ma già con la modifica costituzionale approvata oggi diamo un segnale di portata storica. L’Italia è l’unico Paese al mondo in cui i cittadini devono attendere i 25 anni d’età per godere i pieni diritti politici. Nel mondo si vota quasi ovunque dai 18 anni, con alcune eccezioni tra i 16 e i 21 anni. Solo in Italia per eleggere una delle due Camere bisogna aver compiuto 25 anni, causando distorsioni evidenti nella composizione di Camera e Senato.
Basti pensare che nelle ultime elezioni politiche del 4 marzo 2018 gli aventi diritto al voto per la Camera sono stati quasi 51 milioni, mentre per il Senato poco più di 46 milioni e mezzo. Pensateci bene: ci sono quasi 5 milioni di italiani privi della possibilità di scegliere il proprio rappresentante al Senato come vale invece per gli altri votanti. È come se i cittadini più giovani avessero meno diritto degli altri a dire la loro, a decidere sul proprio futuro, quando invece è l’esatto opposto: i nostri giovani hanno diritto quanto, se non addirittura di più, degli altri cittadini di decidere sul loro futuro, perché il loro domani è quello di tutto il Paese.
Vogliamo dare ai nostri ragazzi sempre maggiori spazi di partecipazione e di scelta, cioè di libertà. L’estensione del voto per il Senato ai diciottenni ha questo obiettivo: consegnare ai più giovani un nuovo protagonismo, non a parole ma con i fatti. Lavoriamo per un Paese (anche, e sempre di più) per i giovani.