di Valeria Ciarambino, candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania
A chi continua a distorcere l’informazione per attaccare la mia forza politica ho fatto le ossa. Neppure mi sorprendo più quando notizie su misure fondamentali a nostra firma vengono sistematicamente “dimenticate” da certa stampa. Ma mai sarei arrivata a credere che una storica e prestigiosa testata come Il Mattino arrivasse al punto da capovolgere la notizia, e che gli unici buoni della storia venissero fatti passare per cattivi assieme ai veri cattivi.
Si fa fatica a crederlo, ma è accaduto davvero. Il sito web del Mattino pubblica ieri, alle 18.19, il pezzo sulla black list della Commissione Parlamentare Antimafia dei candidati impresentabili alle elezioni regionali. Si scopre, ma questo già lo sapevamo, che la nostra regione ha il numero più alto di impresentabili del resto d’Italia, ben nove, cinque dei quali distribuiti nelle liste del tre volte ricandidato Vincenzo De Luca e quattro in quelle del tre volte ricandidato Stefano Caldoro. A tirare la volata a questi due ci sono imputati per associazione mafiosa, voto di scambio politico mafioso, riciclaggio, concussione, oltre al condannato per peculato. Dunque, i protagonisti in negativo della storia sono, unicamente, questi due signori: i già governatori della Campania Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro.
Eppure, a sorpresa, nel bel mezzo dei cattivi spunta anche il mio volto. Lo vediamo campeggiare sopra il titolo dell’articolo pubblicato con i primi lanci e i successivi aggiornamenti delle 18.19. La mia immagine, quella della candidata presidente dell’unica lista pulita e di persone oneste è piazzata giusto al centro. È quella più in evidenza. L’unica buona tra i cattivi, l’unica onesta tra i disonesti. L’unica ad aver proposto e firmato tre mesi fa un Patto per le liste pulite, che nessuno degli altri due ha voluto firmare, e ora sappiamo perché, è stata piazzata dal Mattino insieme agli “impresentabili” Caldoro e De Luca.
C’era una volta l’informazione distorta. Grazie al Mattino oggi sappiamo che esiste anche “l’informazione capovolta”. A chi è responsabile di un tale atto, rispondo con le parole di George Orwell: “In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”.