Nel 2007 l’Organizzazione delle Nazioni Unite stabilì che il 15 settembre di ogni anno la comunità internazionale avrebbe celebrato la democrazia, valorizzandone e concretizzandone i principi fondanti.
Negli ultimi anni il mondo intero sta osservando un progressivo e costante disinnamoramento da parte dei cittadini nei confronti della democrazia. Basti pensare che negli Stati Uniti tra il 1988 e il 2016, in media, solo il 53,5% degli aventi diritto al voto si sono presentati alle urne per eleggere il proprio presidente. In Europa, allo stesso modo, poco più della metà degli elettori europei, il 51.91% tra il 1979 e il 2019, ha espresso il proprio voto per eleggere i propri rappresentanti. In Italia negli ultimi vent’anni l’affluenza alle elezioni politiche è stata pari, in media, all’82,05% con un trend negativo che si accentua ad ogni appuntamento elettorale.
Quella di rafforzare gli istituti democratici, i processi partecipativi e gli strumenti di coinvolgimento del cittadino nella vita politica è un’esigenza globale che non conosce confini e che, oggi più che mai, ci deve spingere a pensare a quale modello di governo lasceremo alle prossime generazioni.
Siamo fieri di poter affermare di essere pionieri di un modo di fare politica in grado di coinvolgere milioni di cittadini, in rete e non, attraverso il progetto Rousseau, mettendo al centro dell’agire politico l’individuo nella sua dimensione collettiva.
Solo durante il 2019 ci sono state 36 votazioni in cui sono state espresse ben 968.189 preferenze, arrivando a 310 votazioni da quando abbiamo iniziato il nostro percorso di democrazia digitale nel 2012. Gli oltre 175.000 iscritti certificati a Rousseau sono chiamati a partecipare attivamente alla vita politica del proprio Paese presentando le proprie proposte di legge tramite Lex Iscritti, aiutando i portavoce eletti nelle istituzioni attraverso Lex Eletti e formandosi nella sezione e-learning di Rousseau con oltre 29 moduli formativi, 82 lezioni e 761 test di autovalutazione disponibili per tutti i cittadini che desiderino acquisire delle competenze politiche in modo fruibile e gratuito. Su Sharing i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle hanno condiviso oltre 4000 atti, riuscendo a condividere delle best practice che, senza l’ausilio della rete, sarebbero rimaste isolate e non sfruttate al massimo della propria potenzialità.
La sfida, ormai planetaria, è quella di immaginare un futuro in cui le persone siano orgogliose e felici di poter contribuire allo sviluppo della comunità.
Non siamo gli unici ad avere questo sogno. Nel corso degli anni sono state tante le realtà che ci hanno contattato per studiare il modello Rousseau e le sue potenzialità: dal Giappone al Brasile, dal Portogallo alla Finlandia, fino ad approdare al Palazzo di Cristallo delle Nazioni Unite a New York dove a settembre abbiamo raccontato il futuro dei diritti digitali, abbiamo trovato persone entusiaste nel condividere con noi una visione del mondo in cui i cittadini sono i veri protagonisti della vita pubblica.
Con loro e con chiunque desideri partecipare a questa rivoluzione digitale intendiamo dialogare, condividere esperienze e costruire una visione comune dell’essere cittadini del terzo millennio per poter vedere in chi ci è a fianco un concittadino in rete, a prescindere dalla nazionalità. In futuro siamo convinti saremo molti di più e molto più determinati nel creare questo mondo. Oggi è possibile, domani sarà realtà e sarà bellissimo farne parte.