Segna in rosso questa data sul calendario: il 20 e 21 settembre abbiamo un appuntamento importantissimo, quello per andare a votare al referendum per il taglio di 345 poltrone da parlamentari, e di votare sì.
Il quesito che ci troveremo davanti è molto semplice: vuoi ridurre di 345 unità il numero complessivo dei membri del Parlamento italiano, passando dagli attuali 945 a 600? Se sei d’accordo con questo, e quindi con un Parlamento più efficiente e moderno, perché meno ingolfato da discussioni pletoriche, emendamenti inutili, ore ore di discorsi senza una reale è concreta utilità, allora vota Sì. Se invece vuoi che tutto resti com’è allora scegli pure il No. Ma l’importante è informarsi, essere cittadini attivi ed andare a votare.
In passato le riforme costituzionali sottoposte a referendum prevedevano la riduzione del numero di parlamentari, ma era solo una foglia di fico dietro la quale si celavano modifiche sostanziali e feroci all’impianto costituzionale della Repubblica Italiana. È successo nel 2016 con la riforma Boschi Renzi, ed era già successo nel 2006 con la riforma voluta dal governo Berlusconi.
Questa volta sarà diverso. Nessun trucco, nessuna norma nascosta, solo la riduzione del numero delle poltrone da parlamentare. Con il tuo SÌ puoi cambiare lo status quo, mentre con il no sceglierai che tutto resti com’è.
Vi è poi una ragione, che alcuni considerano marginale che così non è: i risparmi. Non si tratta certamente del motivo principale su cui si fonda questa riforma, ma risparmiare 300 mila euro al giorno è un segnale importante, se pensiamo che è quello che un cittadino in molti casi non riesce a guadagnare nemmeno in una vita. Sono 100 milioni l’anno, per un totale di quasi mezzo miliardo a legislatura. Dopo questo appuntamento importantissimo continueremo a lavorare ad altre riforme nel solco della sobrietà della politica e delle istituzioni, a partire dal taglio delle retribuzioni.
Semplificare e ridurre i costi significa ottimizzare le risorse ma soprattutto dare segnali concreti e coerenti agli italiani, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo tutti vivendo.
Sabato 12 settembre si terrà il #VotaSiDay, cerca qui il banchetto o il gazebo a te più vicino nelle strade e nelle piazze della tua città, per conoscere e diffondere tutti i motivi a sostegno di questa battaglia storica giunta all’ultimo miglio.
Il 20 e 21 settembre vai a votare al referendum e, naturalmente, #VOTASI.