Il medico scolastico è realtà. La Regione Lazio nelle ultime ore ha finalmente firmato l’ordinanza che rende operativa la reintroduzione di questa figura nelle scuole dei nostri territori approvata con un mio ordine del giorno nel consiglio regionale dello scorso 30 giugno. Da quel momento io e i miei colleghi del Gruppo regionale MoVimento 5 Stelle abbiamo dovuto incalzare a più riprese la Giunta Zingaretti affinché passasse dalle parole ai fatti. A fine luglio ho incontrato l’assessore regionale alla Sanità, D’Amato, e parlato con i miei colleghi del Governo per verificare la fattibilità normativa ed economica del provvedimento sia a livello regionale che nazionale e ieri sera la Regione ha finalmente concretizzato la nostra proposta.
Un risultato fondamentale al servizio di studenti, genitori, insegnanti e di tutta la comunità scolastica che ci rincuora in questo momento così delicato in cui ci prepariamo a cominciare l’anno scolastico alle prese con le misure di sicurezza anti Covid.
Ma l’importanza del medico scolastico va oltre l’emergenza Covid-19: si tratta di una figura di riferimento per i nostri bambini e i nostri ragazzi all’interno degli istituti scolastici, che sono il primo osservatorio fuori dalle famiglie anche su altri tipi di problematiche, dai disturbi alimentari al bullismo.
Il mio auspicio è quindi che questa misura non sia considerata solo in relazione all’attuale pandemia ma che sia estesa a tutto tondo nell’ottica di una visione allargata e integrata dei concetti di salute e benessere e che il Lazio faccia da apripista affinché sia estesa a tutte le altre regioni, così come già successo con la ricetta dematerializzata, approvata grazie a noi in Regione Lazio e poi adottata dalla Protezione Civile a livello nazionale.
Allo stesso modo, ora vogliamo un medico in ogni scuola d’Italia!