Grazie al grande lavoro fatto in estate, il MoVimento 5 Stelle si è battuto perché nel decreto Agosto venisse quasi decuplicato lo stanziamento per favorire la mobilità green previsto nel decreto Rilancio. Gran parte dei 500 milioni stanziati (oltre 400), vanno a finanziare l’Ecobonus con vantaggiosi incentivi, che possono arrivare fino a 10 mila euro, da qui a fine anno.
C’è un aspetto fondamentale però che va chiarito relativamente all’Ecobonus per le quattro e le due ruote, e riguarda la rottamazione di un veicolo usato: essa non è sempre necessaria. Per la categoria di veicoli M1 è possibile accedere all’agevolazione senza rottamazione. Va da sé che la quota di contributo concessa è inferiore rispetto al caso in cui venga consegnato un veicolo per la rottamazione, ma l’accesso è aperto a tutti.
Se invece si decide di accedere al bonus con la rottamazione, il veicolo da rottamare deve possedere i seguenti requisiti:
– per i veicoli di categoria M1 è necessario che il veicolo usato appartenga alla stessa categoria del veicolo acquistato e che sia omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4;
– per i veicoli di categoria L è necessario che il veicolo usato appartenga alla categoria L e che sia omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 nonché oggetto di ritargatura ai sensi del Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011 n.76, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 2 aprile 2011.
– in ogni caso (sia acquisto che locazione per tutte le categorie) il veicolo usato deve essere intestato, da almeno 12 mesi, all’acquirente o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data, e obbligatoriamente avviato alla rottamazione.
Il venditore, entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, ha l’obbligo di consegnare il veicolo usato ad un demolitore, che lo prende in carico. Inoltre, deve provvedere direttamente, anche avvalendosi del demolitore stesso, alla richiesta di cancellazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista.