Internet è una rivoluzione. Non un semplice prodotto che può aiutarci a vivere meglio la vita di sempre o a lavorare meglio nello stile di sempre. No. Internet deve, necessariamente, portare ad una vera e propria trasformazione radicale delle aziende, dei prodotti, delle relazioni umane e aziendali… Altrimenti il suo senso ne risulterà travisato e inespresso.
È questa, come scrive Renato Mannheimer nella prefazione di “Il web è morto, viva il web” (Pro Sources, 2001), l’idea forte che ispirava Gianroberto Casaleggio, che nel libro propone spunti di riflessione, lancia provocazioni forti, a volte moniti. Come a dire: attenti! Perché nella rivoluzione bisogna inserirsi con anticipo e con una presa di coscienza forte. Il cambiamento deve essere affrontato per tempo e nella convinzione che a cambiare non sarà solo la superficie, ma la sostanza delle cose.
Proprio per questo vogliamo regalarvi alcuni stralci di “Il web è morto, viva il web”. E per ricordare parte di quel pensiero, di quelle idee che lo hanno portato a fondare il MoVimento 5 Stelle e il suo cuore pulsante: il Progetto Rousseau.
Matrix è un film ambientato in un lontano futuro e narra di un uomo, Neo, considerato un novello messia, un eletto. Neo scopre che tutta la sua vita è stata un sogno virtuale, opera di un programma di una rete di computer, chiama to Matrix, che governa la Terra. Matrix tiene collegati a sé gli esseri umani attraverso i loro sensi sin dalla nascita, usandoli come fonte di energia. Le persone collegate vivono la vita predisposta per loro, mentre giacciono immobili fino alla morte. Neo, aiutato da Morfeo e da altri oppositori di Matrix, libera l’umanità. Ma vi riesce solo quando comprende completamente l’illusione del mondo creato da Matrix.
Quando leggiamo un quotidiano o seguiamo un telegiornale, che cosa stiamo facendo in realtà? Ci informiamo o veniamo informati?
La risposta è ovvia: veniamo informati. La scelta delle informazioni e la loro priorità sono decise da qualcun altro, non da noi. Questo è così palese che l’ordine con cui sono riportate le notizie principali dai diversi telegiornali è spesso del tutto diverso per ognuno di loro. Ascolto un telegiornale e una certa notizia è riportata come fondamentale, in uno successivo la stessa notizia non è neppure citata. Ho degli amici che comprano ogni giorno 4/5 quotidiani per farsi un’opinione oggettiva di ciò che succede. Tutto ciò non vi ricorda Matrix?
Noi agiamo in base a quello che sappiamo, quindi in funzione delle informazioni di cui disponiamo e quindi di chi le gestisce per noi. Un giornalista mi ha contestato che l’informazione possa essere acquisita da chiunque in modo autonomo, diretto, in un prossimo futuro, attraverso la Rete. “Non tutti hanno la capacità di scegliere, un filtro è necessario” ha replicato.
Questa argomentazione mi ha ricordato la discussione sul libero esame delle Sacre Scritture nel 1500. Prima di Martin Lutero solo la Chiesa poteva interpretare la Bibbia; dopo, per i luterani, oltre che leggerla, fu possibile dare della Bibbia una interpretazione individuale. Mi è apparso, quel giornalista, simile a un sacerdote, appartenente a una casta superiore, che somministra la sua informazione ai devoti lettori.
Per molti, noi dobbiamo sognare, ma non solo: dobbiamo anche sognare quello che vogliono loro… Come Sigismondo, il personaggio di Pedro Calderòn de la Barca, nella commedia “La vita è sogno”.
La Rete ha cambiato tutte le regole dell’informazione. Chiunque di noi ha la possibilità di cercare le notizie che lo interessano, di acquisirle da diverse fonti, di confrontarle. Di farsi, come si direbbe, una sua opinione su qualunque tema di suo interesse. E può anche contattare un opinionista, un giornalista, uno scienziato attraverso la Rete per chiedergli chiarimenti, approfondimenti. L’informazione in rete sta aumentando con un andamento iperbolico. Il numero di pagine consultabili entro il 2001 sarà di 4,5 miliardi, approssimando per difetto. La qualità dei motori di ricerca è migliorata in modo impressionante. La traduzione di molti testi ed articoli, operata automaticamente nella lingua di chi naviga, è sempre più frequente. Questo è ovviamente solo l’inizio.
Con l’accesso a Internet da parte di tutti, con la web-tv e con nuove web appliance, saremo liberi finalmente di informarci. Come è già avvenuto per l’elettricità e per l’acqua, si sta ipotizzando entro il 2005 la nascita di una nuova utility: quella dell’informazione. La trasformazione dell’informazione in utility, ci consentirà di disporne ovunque, a costi moderati e con alti livelli di qualità.
L’informazione pervaderà la nostra vita quotidiana e ci consentirà di scegliere, di decidere. Al posto di qualcun altro. Al posto dei tanti Matrix che ci circondano. Dei loro sacerdoti. Delle loro realtà virtuali.