Da quando è scoppiata la pandemia, l’impegno del Governo – e mio personale come Ministro del Lavoro – è stato quello di tutelare il più possibile l’occupazione.
Oggi Bankitalia dice che, grazie alle misure che abbiamo messo in campo, sono stati evitati 600mila licenziamenti. Con i decreti varati in questi mesi abbiamo garantito a lavoratori e imprese 42 settimane di Cassa integrazione Covid – altre 12 gratuite sono previste nella legge di Bilancio – e interventi di sostegno alla liquidità delle aziende. A ciò abbiamo unito una misura, voluta da me, come il blocco dei licenziamenti. Una misura che nella sua eccezionalità ci ha permesso però di governare e non subire gli effetti economici e sociali della crisi causata dal Coronavirus.
Sappiamo che davanti a noi resta un grande lavoro da fare. Per questo proprio a partire dalla Manovra 2021 c’è un nuovo investimento nelle politiche attive dopo quello già previsto con il Fondo nuove competenze, per un totale di 1,2 miliardi di euro stanziati (che dovranno essere aumentati).
Inoltre, con le risorse del Recovery Fund interverremo come mai fatto prima d’ora proprio sulla formazione e sulle competenze: per fare ciò ho chiesto di investire 7 miliardi.
Il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per garantire la massima protezione possibile al nostro tessuto sociale ed economico, partendo dalla valorizzazione del capitale umano che deve essere prioritario al pari degli altri investimenti.