Al netto della massima attenzione che dobbiamo mantenere verso l’attuale crisi sanitaria, l’attivismo è chiamato ad impegnarsi anche nell’interpretare al meglio il cambiamento delle nostre consuetudini nel panorama sociale e professionale. Chi desidera coltivare con maggiore dinamismo il proprio impegno civico e politico dovrà quindi dotarsi di sistemi ibridi per progettare le attività sul territorio sia in presenza che dal web.
A partire da questa riflessione lo scorso 19 e 20 dicembre è stato lanciato il tour nazionale digitale “La base incontra Rousseau” che al suo debutto ha connesso in videoconferenza oltre 600 attivisti di Lazio e Campania i quali, all’interno di 70 stanze di progettazione virtuale, hanno potuto cominciare a disegnare le nuove sedi digitali, territoriali e tematiche attraverso l’intelligenza collettiva.
• Un metodo di lavoro innovativo
Le 70 stanze di progettazione sono state allestite sulla piattaforma digitale Miro e dotate di un Evidence Planning adattato per l’evento il quale, grazie all’entusiasmo dei 100 moderatori appositamente formati, ha garantito l’ordine senza mortificare la creatività dei partecipanti che – a loro svantaggio – avevano a disposizione appena 100 minuti di lavoro.
L’Evidence Planning è un efficace strumento di pianificazione che fornisce in modo strutturato le soluzioni per progettare in gruppo. Nel corso dei due appuntamenti i partecipanti sono stati invitati a riflettere su cosa modificare o mantenere dell’attuale piattaforma Rousseau evidenziandone limiti e opportunità innovative aprendosi anche a nuovi scenari d’interazione.
• La staffetta nazionale
Tutti i gruppi di lavoro sono riusciti a raggiungere gli obbiettivi prefissati permettendo ai moderatori di ordinare le soluzioni elaborate per essere consegnate – come un testimone – ai progettisti del prossimo evento i quali cominceranno a progettare sulla base dei primi risultati ottenuti, integrandoli con nuove intuizioni. In questo modo, alla fine del tour, si avranno a disposizione numerose alternative di sedi digitali territoriali e tematiche plasmate da centinaia di attivisti di tutta Italia.
• New Normal
Nasce così un New Normal dell’attivismo sui territori che impone il crollo di determinati muri mentali per accogliere la cultura dell’innovazione la quale prevede l’utilizzo di due ingredienti che spesso vengono bistrattati dal mondo politico: la fantasia e la creatività.
Prossimamente verranno pubblicati i nuovi appuntamenti ai quali sono invitati tutti gli attivisti e cittadini che vorranno mettersi alla prova nel progettare in gruppo credendo in una nuova visione dello stare insieme. Ai partecipanti alle prime tappe verranno invece somministrati dei questionari di gradimento che permetteranno di adattare continuamente il format de “La base incontra Rousseau” alla velocità imposta da questa era all’insegna dell’accelerazione e dell’intelligenza collettiva.