Qualche tempo fa, espressi una fortissima critica contro quelle società che si occupano di scommesse, per lo più legate al calcio, perché tanta gente si è rovinata per questo vero e proprio vizio del gioco di azzardo.
Criticai duramente anche gli spot pubblicitari facendo un esempio che è stato ricondotto al noto attore Claudio Amendola. Questo originò un contenzioso che però, ci tengo a comunicare, si è concluso nel migliore dei modi.
Abbiamo avuto modo di parlare, confrontarci e giungere ambedue alla stessa conclusione, ovvero che la materia del gioco d’azzardo deve essere oggetto di grande attenzione e riflessione, soprattutto per il gravissimo tema della ludopatia.
È importante essere vicini a coloro i quali sono sfortunatamente “caduti” in questa malattia e per questo – oltre a chiarirci personalmente – abbiamo pensato ambedue di impegnarci per aiutare chi ha bisogno.
Voglio quindi sottolineare la mia stima ed il mio rispetto per Claudio Amendola e sono certo che insieme a lui avremo modo di porre in essere iniziative di ausilio per chiunque ne abbia bisogno. Lui per primo ha dato l’esempio rinunciando a pubblicizzare le scommesse sportive.