Il Paese sta affrontando un momento difficile, a livello sanitario, sociale, politico, economico.
Questo non è il momento di fermarsi anzi è quello di continuare a lavorare, ogni giorno, per il bene del Paese.
E così stiamo facendo. In questi giorni abbiamo aperto altri 119 cantieri contro il dissesto idrogeologico: sono i cantieri più importanti, per la tutela del territorio, per proteggere il nostro Paese fragile e affinché non ci siano più tragedie. Sono oltre 262 milioni di euro per 19 Regioni. Si va dalla messa in sicurezza degli argini dei fiumi alla salvaguardia dal rischio frane dei centri abitati, dalla sistemazione degli scarichi idrici alla manutenzione dei terrapieni. Si tratta di progetti immediatamente esecutivi e cantierabili.
Già con il dl agosto abbiamo messo a disposizione la società in house del Ministero dell’Ambiente, Sogesid, per aiutare le amministrazioni locali nella progettazione. Ai presidenti di Regione, che sono commissari straordinari del dissesto idrogeologico, abbiamo rafforzato i poteri, così che i tempi di realizzazione possono essere ridotti del 40%. Abbiamo inoltre previsto di anticipare ai comuni il 30% della spesa, in modo da permettere l’attivazione più veloce di tutta la procedura.
Questi sono i cantieri che servono. Questo è il lavoro che bisogna fare. Di questo il nostro Paese ha bisogno. Tutto il resto è elettoralismo e non ne abbiamo bisogno.
Come sempre pancia a terra e al lavoro per il bene di tutti.