“Il Parlamento europeo chiede agli Stati membri di introdurre nel loro ordinamento giudiziario leggi specifiche sul crimine organizzato di tipo mafioso. Solo così si potrà migliorare la collaborazione europea nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, che ormai agiscono a livello transnazionale. Questo è un passaggio fondamentale della risoluzione sull’applicazione del diritto europeo dal 2017 al 2019 a firma Movimento 5 Stelle approvata con 504 voti a favore, 123 contrari e 61 astensioni dal Parlamento europeo.
Con questa risoluzione si manda un messaggio importante alla Commissione europea: al Parlamento europeo c’è una maggioranza forte che chiede una direttiva specifica per contrastare la criminalità organizzata a livello europeo. Questa direttiva deve prendere ad esempio la legislazione italiana, la più all’avanguardia d’Europa come dimostrano le recenti inchieste giudiziarie. La richiesta di una direttiva antimafia che migliori la definizione comune di reato di associazione, aggiungendo l’effetto intimidatorio che è l’elemento aggiuntivo dell’articolo 416 bis, era anche uno dei punti del programma del Movimento 5 Stelle in Europa. L’associazione di stampo mafioso deve essere considerata una fattispecie autonoma per cui scatta un regime specifico, separato e più severo di quello previsto per la semplice associazione a delinquere. Noi oggi facciamo un passo in avanti importante nella giusta direzione e mettiamo fiato sul collo alle Istituzioni europee: alzare adesso, in piena pandemia, un muro contro le mafie e la criminalità organizzata significa proteggere la nostra società e aiutarla a ritornare a crescere nel modo più sano ed equo possibile. Questo voto dà seguito alla relazione sulla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata approvata nel 2016 a firma della collega Laura Ferrara. Dopo quasi 5 anni reiteriamo la richiesta alla Commissione: bisogna fare in fretta per contrastare in modo efficace le mafie in tutta Europa.
L’azione e l’impegno del Movimento 5 Stelle in Europa porta frutti. È entrato infatti in vigore da poche settimane il regolamento europeo 2018/1805 sul riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e confisca dei beni mafiosi in tutti i Paesi europei. Il Movimento 5 Stelle aveva lavorato duramente durante la scorsa legislatura a migliorare e rafforzare questo provvedimento. Grazie ai nostri emendamenti e al nostro contributo fattivo eravamo riusciti a far inserire nel campo di applicazione del regolamento anche le misure preventive italiane puntando sul fatto che rispettavano pienamente i diritti di accusati e indagati e avevano lo scopo di sottrarre i beni alla disponibilità delle organizzazioni criminali. E i risultati si vedono: dopo pochi giorni dall’entrata in vigore del provvedimento è scattato il primo sequestro in Romania contro un tentativo di riciclaggio della camorra.
Fra gli altri temi presenti nel rapporto c’è anche la difesa dello stato di diritto e delle libertà civili, l’indipendenza del potere giudiziario che deve combattere la corruzione e le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Vanno contrastati i paradisi fiscali all’interno e all’esterno dell’Unione, combattendo il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione fiscale. Chiediamo, infine, agli Stati membri di dotarsi di sistemi fiscali più omogenei al fine di combattere il dumping fiscale che esiste ancora oggi e che crea una concorrenza sleale all’interno dell’Unione non più tollerabile. Sull’immigrazione è inderogabile la riforma dell’attuale sistema di asilo, che si deve basare sulla solidarietà tra Stati Membri, redistribuendo in modo più equo i richiedenti asilo. La libertà di stampa, infine, va tutelata in tutta l’Unione. I cittadini hanno il diritto di essere informati da media indipendenti non soggetti a prevaricazioni o censure da parte del potere politico ed economico. Disporre strumenti europei per proteggere i giornalisti da minacce e da querele temerarie.
L’azione del Movimento 5 Stelle in Europa porta frutti. I risultati si vedono. I cittadini possono esserne orgogliosi.