Una grande notizia per i 3mila lavoratori di #Abramo. Inoltre, i tavoli di crisi scendono da 150 a 100.
In un Paese messo a dura prova dalla pandemia e dalla crisi economica, la serietà e il lavoro senza sosta sono le uniche risposte possibili per affrontare la situazione. Così abbiamo fatto per contribuire a mettere in sicurezza migliaia di lavoratori che da mesi attendono risposte.
La Società Abramo, che opera nell’ambito dei servizi di call center in varie città italiane ed europee e che occupa oltre 3000 lavoratori, ha presentato un concordato preventivo con riserva presso il Tribunale di Roma che dovrà esprimersi entro metà febbraio.
Il piano concordatario si basa sull’offerta vincolante ricevuta dal Fondo Heritage che prevede l’affitto dell’intero perimetro aziendale sia in #Italia che all’estero e successivamente l’eventuale acquisto che comporterà la piena tutela occupazionale.
Il piano concordatario e la sopravvivenza dell’azienda erano stati messi a rischio dalla Direzione Provinciale INPS di Catanzaro che nelle settimane scorse aveva disposto l’irregolarità del DURC, il documento unico regolarità contributiva. La mancanza del certificato in questione impediva alla società Abramo di partecipare alle gare in corso, con il rischio di perdita o rinnovo di importanti commesse che costituiscono il valore aziendale.
L’8 febbraio l’INPS di Catanzaro ha rilasciato il DURC a fronte dell’esito positivo del ricorso presentato dall’azienda. Il rilascio del certificato da parte dell’INPS ha scongiurato la perdita di commesse vitali per l’azienda garantendo quindi la continuità aziendale necessaria per procedere con il deposito del piano concordatario.
I fatti e i risultati sono l’unica metrica possibile e la cifra del mio lavoro e del ministro Stefano Patuanelli al Ministero dello Sviluppo Economico.