Nella rubrica Cittadinanza Digitale vogliamo proporvi approfondimenti e spunti di riflessione sui temi più attuali inerenti la cittadinanza digitale, da sempre obiettivo di ricerca, studio e approfondimento della Rousseau Open Academy.
Il contributo di oggi è a cura di Cristian Laurini, responsabile tecnico Level Up Rousseau.
English version available at this link.
Nel dicembre del 2012, per la prima volta, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno avuto la possibilità, attraverso la rete, di votare i propri candidati per le elezioni politiche dell’anno successivo. In poco più di 8 anni da quella prima volta, ci sono state 347 votazioni, il numero totale dei voti espressi dagli iscritti al MoVimento 5 Stelle ha ormai superato i 7 milioni e gli strumenti tecnologici a disposizione del MoVimento sono aumentati e si sono notevolmente evoluti nel tempo.
Il MoVimento è nato dall’idea rivoluzionaria della democrazia digitale, si è sviluppato ed è cresciuto grazie agli strumenti forniti dalla rete e oggi poggia su un’infrastruttura tecnologica, l’ecosistema Rousseau, che garantisce a tutti i suoi iscritti la possibilità di partecipare attivamente alla vita politica. Questa caratteristica, da difendere e preservare, è ciò che rende il MoVimento 5 Stelle diverso da qualsiasi altra forza politica esistente.
L’ecosistema Rousseau oggi comprende diverse componenti che, insieme, contribuiscono a fornire i servizi indispensabili agli attivisti e ai portavoce del MoVimento 5 Stelle per formarsi, informarsi, partecipare, collaborare, proporre e decidere.
Infrastruttura Software
Il centro di tale ecosistema è la piattaforma Rousseau, che oggi offre al MoVimento 5 Stelle diverse funzionalità per lo sviluppo della democrazia partecipata. L’attuale piattaforma è stata completamente riscritta nel corso del 2019 utilizzando le più moderne tecnologie e seguendo i più alti standard in termini di sicurezza, affidabilità e scalabilità del sistema.
L’intero ecosistema Rousseau oggi poggia su di una infrastruttura altamente performante e sicura, servita in cloud attraverso i servizi AWS. Ogni componente di tale infrastruttura è completamente atomico e indipendente grazie ad un sistema di container basato su Docker, ed è completamente scalabile grazie al sistema di orchestrazione open source Kubernetes.
Tale infrastruttura permette, oggi, alla piattaforma Rousseau e ai servizi correlati di poter gestire elevati carichi di traffico utente come quelli che si verificano durante votazioni importanti e sentite come quelle che hanno portato alla nascita degli ultimi tre governi italiani.
Le tecnologie della piattaforma Rousseau
Le tecnologie utilizzate per lo sviluppo di Rousseau sono innovative, efficienti e largamente utilizzate da diversi leader nel settore informatico. La gestione delle utenze e dell’autenticazione è demandata al software open source Keycloak, utilizzato, tra gli altri, dal Governo Inglese e dalla multinazionale Subway. I servizi backend sono stati sviluppati col framework Ruby on Rails, utilizzato, ad esempio, da Netflix e AirBnB. Il frontend, invece, è sviluppato in parte in Vue.js, il secondo framework web più utilizzato al mondo, e in parte in Nuxt.js, derivato dal primo, ma più adatto al server side rendering. Infine la comunicazione tra backend e frontend avviene attraverso l’utilizzo dell’innovativo linguaggio GraphQL, sviluppato e utilizzato da Facebook.
Sicurezza e Privacy
Nel riscrivere l’intera piattaforma Rousseau, si è prestata molta attenzione alla sicurezza dell’intero sistema, ad una corretta gestione dei dati e a tutti i più alti standard in termini di privacy e tutela degli utenti. Sotto questi punti di vista, è importante sottolineare come la funzione più sensibile dell’intero sistema, ovvero l’Area Voto, sia stata riprogettata tenendo presente tutte le indicazioni e gli standard europei per il voto elettronico in termini di segretezza del voto, affidabilità del sistema e verificabilità degli aventi diritto.
Il diritto di voto si ottiene solo dopo che si è verificata l’effettiva corrispondenza tra l’utente e la persona, attraverso un processo denominato Know Your Customer usato da banche e varie istituzioni per la certificazione dei clienti.
Inoltre la base dati è stata progettata in modo che non sia possibile in alcun modo risalire alla preferenza espressa dal singolo votante. Esistono, infatti, due tabelle distinte, una per tenere traccia dei partecipanti alla votazione, l’altra per raccogliere le singole preferenze espresse esattamente come nel voto fisico sono presenti un registro votanti ed un’urna in cui vengono raccolte le schede elettorali.
Per certificare la sicurezza e l’affidabilità del sistema vengono effettuati periodicamente test e controlli da società specializzate in sicurezza informatica.
Le basi dati su cui poggiano i sistemi software sono accessibili soltanto dagli applicativi ed ogni accesso è monitorato e tracciato per un maggiore controllo sulla sicurezza e l’integrità dei dati.
L’app open source Rousseau X
Rousseau è in continua evoluzione anche e soprattutto grazie al contributo degli iscritti che possono partecipare alle numerose iniziative di open innovation, come Rousseau Open Engineering che, con la collaborazione dei diversi programmatori e designer che hanno contribuito in maniera volontaria, ha portato allo sviluppo di Rousseau X.
A partire dal 31 dicembre 2020, infatti, la piattaforma Rousseau è affiancata da un’app mobile open source sviluppata in crowdsourcing e disponibile gratuitamente sugli store Android e iOS.
Rousseau X è stata scritta con l’innovativo framework Flutter, sviluppato da Google, e si collega al backend attraverso le stesse GraphQL API utilizzate dalla piattaforma web.
È uno strumento importante nelle mani degli attivisti per esercitare il proprio diritto di voto direttamente dallo smartphone, ma è anche utile per restare informati attraverso le notizie del Blog delle Stelle in modalità Instant Article, per scoprire gli eventi organizzati sul Portale Eventi di Rousseau e per ricercare e visualizzare i profili di altri attivisti e portavoce.