“Ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita ad insultarmi pubblicamente, fomentare aggressioni verbali e allusioni sessuali. Minacciarmi di morte. Un cyberbullo, a tutti gli effetti”. È il racconto dell’ex ministra Lucia Azzolina.
Per questi e altri motivi, Pasquale Vespa è stato rinviato a giudizio e dovrà presentarsi da imputato al processo che si celebrerà tra pochi giorni per i reati di diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi.
Nonostante questo “curriculum”, Vespa, docente e sindacalista, è stato nominato dal sottosegretario della Lega all’Istruzione Rossano Sasso, nel suo staff.
Una provocazione non solo nei confronti di Lucia Azzolina e del MoVimento, ma anche nei confronti di tante donne che ogni giorno subiscono insulti sessisti, offese, minacce e persecuzioni. Una decisione, quella della Lega, che dovrebbe indignare tutti i cittadini e tutte le forze politiche, sempre pronte, a parole, a schierarsi dalla parte delle donne.
Così, mentre il Parlamento si occupa del contrasto alla violenza di genere e al cyberbullismo, la Lega assume una persona imputata per tali azioni al Ministero dell’Istruzione.
Proprio un bel messaggio.