Così il reddito di cittadinanza si traduce in benefici per la collettività

Le storie guerriere sono storie che ci insegnano come sia possibile, con forza e tenacia, cambiare realmente le cose. Storie che possono essere di ispirazione ed esempio.

In questa rubrica vogliamo raccontarvi le battaglie e le migliori iniziative portate avanti sul territorio dai portavoce, dagli attivisti e dai sindaci del MoVimento 5 Stelle, che ogni giorno si impegnano per cambiare il volto delle loro città. Segnalateci qui la vostra storia guerriera!


di Maria Terranova, sindaca del Comune di Termini Imerese amministrato dal MoVimento 5 Stelle

IL PROBLEMA

Termini Imerese, così come tante città siciliane, è una città meravigliosa ma abbandonata a se stessa. Quando sono stata eletta ho trovato una città sporca, trascurata e incapace di reagire. Se è vero che la mente sana necessita di un corpo sano, allora una città efficiente non può assolutamente rinunciare al suo decoro.

L’INIZIATIVA

Nel nostro programma elettorale avevamo già pensato di attivare i Puc, ovvero i Progetti Utili alla Collettività, grazie ai quali è possibile impiegare i percettori del Reddito di Cittadinanza in lavori – appunto – utili alla collettività.

Bene, a soli 3 mesi dalla mia elezione (sono stata eletta il 5 ottobre 2020) siamo riusciti ad attivare i Puc. Siamo tra l’altro una delle prime città in Sicilia ad averlo fatto.

L’attivazione è avvenuta tramite una semplice delibera di giunta.

IL RISULTATO

Il primo progetto lo abbiamo chiamato imPatto Verde, e vede impegnati venti percettori del Reddito di Cittadinanza in lavori di riqualificazione del verde pubblico, di manutenzione di parchi giochi, e in ogni altra attività che renda accogliente e ospitale lo spazio urbano.

Altri venti percettori saranno invece destinati a iniziative inerenti al mondo della cultura.

Smettiamola quindi di criticare a priori il reddito di cittadinanza.

Il Reddito di cittadinanza è una misura che permette alle persone di rimettersi in gioco e che si traduce in servizi e benefici per la collettività.

COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA?

Solo la volontà di farlo.

Stranamente molti comuni continuano a ignorare questa enorme risorsa.

Attivare i Puc è facile e non costa nulla (al di là dell’assicurazione necessaria e dei dispositivi di protezione obbligatori), in cambio il comune può disporre di personale e può dare ai percettori la possibilità di restituire qualcosa di concreto alla comunità.


Ti è piaciuta questa Storia Guerriera? Clicca qui per scoprirne altre!