Con questa rubrica ogni settimana vogliamo regalarvi un estratto degli scritti di Gianroberto Casaleggio. Per ricordare parte di quel pensiero, di quelle idee che lo hanno portato a fondare il MoVimento 5 Stelle e il Progetto Rousseau.
Di seguito “Gaia, L’XML e la Rete” tratto dal suo libro “Web ergo sum” pubblicato nel 2004
“Per primo fu Caos, e poi Gaia dall’ampio petto… “, così Esiodo introduce nella “Teogonia’: il poema sulla nascita degli dei, il concetto antropomorfo di Gaia, la Terra, generatrice della vita e nel contempo essere vivente. Gaia è il nome scelto dallo scienziato James Lovelock per la teoria sulla vita sul nostro pianeta.
Lovelock ritiene che la Terra sia un superorganismo, un sistema che si auto regola in cui tutto è in comunicazione. II livello dell’ossigeno nell’aria, la formazione delle nuvole, la salinità degli oceani sono i risultati dell’interazione di processi fisici, chimici e biologici che, insieme ad altre caratteristiche del nostro pianeta, consentono la presenza della vita.
A supporto di una funzione equilibratrice propria della Terra vi sono alcuni dati: la percentuale di ossigeno presente nell’atmosfera è costante da circa 570 milioni di anni; la temperatura media sulla superficie terrestre e rimasta tra i 10 e i 20 gradi centigradi negli ultimi tre miliardi di anni, nonostante un forte aumento dell’attività solare nello stesso periodo; la salinità degli oceani e dei mari e del 3-4%, se fosse superiore al 6% non vi sarebbe possibilità di vita.
Lovelock vede I’evidenza di Gaia nei processi che convertono e stabilizzano l’ambiente. Con le sue parole: “la vita e l’ambiente materiale evolvono insieme come una singola entità. L’autoregolazione è quindi una proprietà del sistema”. Una visione post-darwinista.
Gaia è una metafora della Rete: un superorganismo di calcolo, di conoscenza e di relazione che si sta evolvendo come macro entità interconnessa grazie anche all’XML (eXtensible Markup Language). La diffusione di Internet è stata resa possibile dall’HTML (HyperText Markup Language) che permette, in modo univoco, di visualizzare un dato attraverso un browser.
L’XML è iI passo successivo: un metalinguaggio che definisce e contestualizza ogni dato, gli attribuisce un significato e lo rende “comprensibile” in Rete. L’associazione più immediata con l’XML è il Post-it Notes, il foglietto adesivo con cui si etichettano contenitori di vario tipo per riconoscerne iI contenuto.
Con l’XML è stata stabilita l’universalità di attribuzione in Rete del significato di ogni dato. Per esempio i dati “giorno del calendario” e “bonifico” sono interpretabili da tutti non solo come numeri, ma anche per il loro significato. L’XML segna la fine della Torre di Babele generata dalle miriadi di applicazioni esistenti scritte in linguaggi differenti, con diversi sistemi operativi e diverse basi di dati.
Le aziende in Rete comunicano con clienti, fornitori, competitor. L’XML introduce degli standard di comunicazione, dei dizionari comuni, ed è il presupposto per lo sviluppo del commercio elettronico.
Le prime 500 aziende americane citate dal magazine “Fortune” stanno sviluppando applicazioni basate sull’XML. Uno dei migliori esempi è il progetto Covisint, www .covisint.com, realizzato in collaborazione tra GM, Ford e DaimlerChrysler, i principali attori dell’automotive americano. L’XML ha consentito alle tre società di definire un dizionario comune di settore, i fornitori possono quindi interagire indifferentemente con ognuna di esse. Covisint gestisce transazioni per centinaia di miliardi di dollari all’anno ed è diventato il linguaggio di riferimento dell’automotive a livello mondiale. Covisint è un esempio di società concorrenti che collaborano in Rete con successo seguendo I’enunciazione di Lovelock: “Le specie che vivono in accordo con l’ambiente sopravvivono, quelle che non ne rispettano le leggi sono destinate ad estinguersi”. La Rete è l’ambiente e la sua legge è la cooperazione.
Tutti i settori dovranno dotarsi di un dizionario per comunicare o perderanno competitività e mercato. E’ possibile però che dizionari settoriali (per esempio per l’arredamento o l’elettronica) non coordinati tra loro generino uno stato di caos, di indeterminatezza semantica, di incomunicabilità. La soluzione è la creazione, già in atto, di un superdizionario basato sull’XML da cui discendano quelli di ogni settore.
La diffusione dell’XML consentirà ai programmi di operare in Rete in modo delocalizzato e le diverse componenti di un’applicazione potranno risiedere su più computer. Ne seguiranno la specializzazione delle singole componenti e la possibilità di utilizzare in modo gratuito programmi complessi in Rete. Il P2P, la connessione peer to peer con la possibilità di scambiarsi dati privati via Rete, riceverà un grande impulso dall’XML. Si potrà accedere al computer di persone o di comunità con gli stessi interessi e condividere testi, musica, immagini senza doverli interpretare.
Le organizzazioni che svilupperanno applicazioni XML modificheranno, oltre ai loro processi, anche quelli di chiunque li utilizzi e, quindi, la Rete stessa. Lovelock approverebbe.
Gaia è un pianeta basato sulla cooperazione tra esseri viventi ed ambiente, dove la competizione fine a se stessa è un disvalore. Una macrocomunità che si autoregola e si autoalimenta come, forse, sarà la Rete.