#ControVento: il sogno non è utopia

Con la rubrica #ControVento vogliamo ripercorrere con la comunità del Blog delle Stelle i 10 punti del “Manifesto ControVento” lanciato lo scorso 10 marzo dall’Associazione Rousseau.

Di seguito trovate riportato l’ottavo principio “Il sogno non è utopia”.


Olivetti diceva che il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Per questo ogni obiettivo deve essere ambizioso, ma concreto. Ogni progetto deve avere concretezza, ma anche un significato più alto che possa consentire a ogni componente della comunità la possibilità di dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia. Per questo è fondamentale che la comunità abbia uno spazio all’interno del quale sperimentare innovazione, ispirazione ed immaginazione.

Il modello Rousseau

Attraverso la piattaforma Rousseau le idee devono essere innovazione, ma anche concretezza attraverso diverse e possibili azioni quali:

– Attivare iniziative per elaborare nuove idee

Indicazioni: 

  • devono essere incoraggiate le iniziative che aiutano ad aprire nuove prospettive, a immaginare idee che si ribellano alla quieta disperazione del non cambiare nulla superando lo status quo e attivando nuovi format di confronto e di riflessione (es. Idee Ribelli di Rousseau).

– Raccontare le storie che fanno la differenza

Indicazioni: 

  • devono essere condivise con la comunità le esperienze di successo che hanno consentito alla comunità di realizzare piccoli e grandi risultati che sembravano impossibili. Storie di lavoro quotidiano di attivisti e portavoce che,  ascoltando le istanze dal territorio, realizzano iniziative concrete che migliorano la vita dei cittadini, che,unicamente con la forza del loro impegno e dell’amore per il luogo in cui vivono, riescono a creare valore aggiunto nella loro comunità. Riescono a fare la differenza (es. Storie Guerriere di Rousseau).
  • Il web ci permette di abbattere agevolmente distanze e barriere fisiche, divenendo lo strumento privilegiato per entrare in contatto con quelle comunità, nazionali ed internazionali, che hanno saputo realizzare attività di protagonismo civico e politico. Deve essere dunque facilitato il confronto volto alla conoscenza di buone pratiche che dovranno essere adattate – ove possibile – ai contesti locali o fungere da esempio per realizzare azioni inedite nel territorio nazionale (es.Out in the Street) 

– Promuovere nuovi metodi di ispirazione e di co-progettazione degli strumenti e degli spazi digitali 

Indicazioni:

  • Devono essere incoraggiate ed adottate tutte le soluzioni necessarie per permettere ai cittadini di potersi esprimere, liberando la propria fantasia e creatività, ma con ordine e chiarezza. Ciò sarà possibile introducendo nella partecipazione politica i metodi propri del mondo dell’innovazione e delle startup, capaci di creare processi inediti che prendano ispirazione da design thinking e learning by doing. Le azioni risulteranno ancor più fruttuose se ad esse verranno associate azioni di ispirazione tematiche che permettano ai gruppi di lavoro di alzare l’asticella della discussione (es. Tour La Base incontra Rousseau).

LEGGI QUI IL MANIFESTO CONTROVENTO IN VERSIONE INTEGRALE