Con la rubrica #ControVento vogliamo ripercorrere con la comunità del Blog delle Stelle i 10 punti del “Manifesto ControVento” lanciato lo scorso 10 marzo dall’Associazione Rousseau.
Di seguito trovate riportato il primo principio “Il voto è dibattito”.
Il voto non è un fine, ma un mezzo attraverso il quale poter esprimere la propria voce all’interno della comunità. Il voto deve essere consapevole. Il voto non è ratifica. Per questo, prima di prendere una decisione è necessario uno spazio di confronto ufficiale e ogni scelta collettiva non può prescindere dal fatto che le posizioni contrapposte siano precedentemente spiegate, discusse e sostenute. Ascoltare un’opinione diversa significa uscire dalla zona di comfort. Significa sospendere il pregiudizio e accettare anche l’ipotesi di poter cambiare idea. L’assenza di confronto spinge all’omologazione e al pensiero unico e a celebrare le posizioni delle persone più influenti anziché costruire proposte che siano influenti.
Il modello Rousseau.
Attraverso la piattaforma Rousseau le votazioni sono attivabili solo qualora vengano garantite adeguate condizioni di trasparenza, comunicazione, confronto e informazione agli aventi diritto di voto come:
– Tempi di comunicazione certi, idonei e sufficienti per l’avviso di apertura del voto e spazi ufficiali per la discussione, l’informazione e il dibattito prima del voto.
Indicazioni:
- obbligo di comunicazione di avviso dell’apertura del voto con tempi ampi e certi;
- obbligo di fornire idonee informazioni su posizioni sia a favore che contrarie e con tempistiche idonee prima di ogni votazione;
- obbligo di creare spazi di confronto ufficiali su temi e proposte e/o con candidati (es. Libretti con approfondimenti, materiali video con posizioni a favore e contro, incontri aperti con confronti candidati) tali da consentire a tutti gli aventi diritto di voto di poter conoscere le diverse posizioni poste a votazione o, nel caso di scelta di persone, di potersi confrontare con i candidati in modo adeguato e diretto.
– Pubblicazione di quesiti neutri, lineari, chiari e non capziosi e che siano completi di una adeguata informazione circa gli effetti previsti nel caso di ogni esito.
Indicazioni:
- obbligo di certificazione dei quesiti da parte di un comitato esterno deputato alla verifica dei requisiti di neutralità, chiarezza e completezza;
- obbligo di vaglio del quesito proposto in modo pubblico e da posizioni opposte pre-voto;
- obbligo all’acquisizione di proposte di quesiti dal basso al raggiungimento di un quorum definito.
– Azioni di sensibilizzazione per garantire una riflessione serena sul voto per gli aventi diritto.
Indicazioni:
- obbligo di definire specifici limiti di comunicazione pubblica che possano garantire, al massimo delle possibilità e dei controlli attuabili, il silenzio elettorale nelle 24 ore prima del voto.