L’energia rinnovabile può essere utilizzata anche per l’industria? Nei miei post precedenti su come rendere l’Italia indipendente dal gas (non solo russo) mi avete indicato un tema che ho voluto approfondire.
La risposta è positiva in molti contesti, ma ad oggi possiamo solo citare esempi a cui ispirarci. Ad esempio l’industria automobilistica potrebbe prendere esempio dalla Gigafactory di Tesla che ha l’obiettivo di basarsi solo su energia rinnovabile e sta costruendo le sue fabbriche per essere autonome dal punto di vista energetico.
L’industria dei beni del home care potrebbe prendere esempio da Procter&Gamble che si è posta l’obiettivo di avere tutte le proprie fabbriche statunitensi basate su energia eolica. Con la costruzione di un wind farm da 370 mila MWh che va ben oltre le proprie necessità.
Se quindi la maggior parte dell’industria richiede solo un investimento per andare verso solare o eolico esiste anche una parte dell’industria che ha bisogno di soluzioni diverse.
“Si stima che i settori ad alta intensità energetica, vale a dire ferro e acciaio, chimico e petrolchimico, metalli non ferrosi, minerali non metallici e pasta di cellulosa e carta, continuino a utilizzare oltre il 75% dell’uso di energia industriale (compresa la materia prima). Tuttavia, rappresentano meno del 5% di tutti gli stabilimenti di produzione globali (30.000-60.000 stabilimenti in tutto il mondo).”
Il tema da risolvere sembra quindi esclusivamente legato all’industria ad alta intensità energetica. Ma esiste una soluzione che è già stata sperimentata: in Austria si è dimostrato che anche le acciaierie possono funzionare con energia rinnovabile trasformata e spostata con l’idrogeno.
L’indipendenza energetica ad impatto zero è un risultato fattibile. Prima di iniziare a parlare di altre fonti dovremmo capire quale sia il piano e i tempi per realizzarlo.
Sono ovviamente contento che siano stati sbloccati dei parchi eolici nelle ultime settimane, ma contano solo 1,4GW, serve sbloccare progetti almeno per 60GW (ce ne sono già di depositati per tre volte tanto).