L’energia rinnovabile potrebbe sostituire tutto il gas che importiamo, non solo quello russo. Sarebbe sufficiente produrne quanto la Germania.
Ho letto con attenzione i commenti che avete scritto al mio post e ho voluto approfondire tre obiezioni che in realtà si dimostrano leggende metropolitane.
1- Creare gli impianti rinnovabili richiede troppo tempo (meglio il carbone attivabile da subito). FALSO.
Partiamo dai tempi dell’emergenza energia: gli esperti ci dicono che non avremo problemi fino all’estate anche in caso di crisi prolungata grazie a riserve e altri approvvigionamenti. Il tema si pone al più presto quindi per il prossimo inverno.
Le aziende del settore dichiarano di poter installare 15GW di capacità produttiva rinnovabile solare all’anno (con 32GW l’energia corrispondente al gas russo che importiamo). Ed in ogni caso l’obiettivo ambientale per la sostenibilità lato C02 è di averne installati 70GW entro il 2030.
La cosa sorprendente è che esistono già domande per installare 180GW di potenza rinnovabile in attesa di autorizzazione. Basterebbe autorizzarne un terzo per risolvere la crisi energetica derivata dal gas e contemporaneamente raggiungere di colpo gli obiettivi climatici del 2030.
A questi impianti, solari, si aggiungono anche quelli di altre fonti rinnovabili che possono ulteriormente migliorare la situazione.
2- Gli impianti rinnovabili occupano spazio e lo sottraggono all’agricoltura. FALSO.
In Italia almeno 13GW sono ancora installabili sui tetti. Sul fronte dei terreni da utilizzare ne esistono molti non più utilizzati o non utili all’agricoltura pari a 4,2 milioni di ettari. Sarebbe sufficiente lo 0,9% di questi terreni per risolvere il tema dello spazio se si affrontasse il tema solo con l’energia solare.
3- il prezzo del gas è più conveniente del solare per generare elettricità. FALSO.
Parlando di fonti di generazione di corrente elettrica il solare ha oggi un costo (senza sussidi) di 37 USD/MWh comparato con i 40 dell’eolico, 59 del Gas, 112 del carbone e 163 del nucleare.