Il Governo accelera sull’AI. Bene, ma definiamo la direzione prima.
A metà aprile avremo un fondo di Stato di 800 milioni di euro per accelerare questo settore; il che è un bene perché unito ai moltiplicatori potrebbe voler dire anche tre miliardi di impatti reali.
Quello che a mio avviso sarebbe necessario:
- Un piano integrato di investimento con il mondo privato. In Francia lo scorso anno hanno annunciato un piano di 7 miliardi di euro per sviluppare l’AI nazionale che ha coinvolto anche investitori istituzionali e aziende private oltre a sgravi per chi investe in startup. Non basta finanziare a pioggia. Creiamo un meccanismo integrato per moltiplicare questo sforzo che vada oltre il solo sistema dei Venture Capital e che si integri anche nel mondo delle grandi imprese italiane che possono garantire a queste imprese anche il mercato oltre che il capitale.
- Una visione chiara di come dovrebbe posizionarsi l’Italia. Quando sento che l’Italia vuole creare il suo Large Language Model (una delle tre direzioni dichiarate da CDP assieme agli investimenti early stage e al trasferimento tecnologico) e che vogliamo investire in quella direzione penso che molti di quei soldi verranno buttati. L’AI sta creando un grande nuovo mercato, un oceano blu da esplorare. Per ora c’è solo un ambito di questo nuovo mercato che ha già competitor grandi e posizionati con investimenti ricevuti di molto superiori alle cifre che si vogliono mettere in gioco, appunto gli LLM. È come se nel 2000 lo Stato avesse deciso di investire per creare un browser italiano, sarebbe stato inutile. Oggi dobbiamo investire in componenti di questo mercato che saranno essenziali, ma che non sono ancora presenti come i Large Action Model, le integrazioni AI di filiera, le applicazioni AI specifiche di settore, le interfacce di acquisto via AI e in generale i nuovi modelli di business AI.
- Regole che limitino solo ciò che non possiamo tollerare. Creare delle regole sull’AI senza neanche conoscerne le potenzialità e gli utilizzi rischia di creare solo di far nascere le iniziative altrove. Limitiamo solo ciò che riteniamo non etico o pericoloso come le armi a decisione autonoma. Per il resto creiamo le regole nel tempo tramite le cosiddette sandbox laws che permettono alle tecnologie di essere testate anche in ambiti non ancora regolati.
- Una promozione delle eccellenze AI italiane. Un marchio del governo di AI excellence italiana assegnato continuamente a tutte le aziende italiane che stanno offrendo un servizio già utilizzabile che utilizza l’Intelligenza Artificiale che garantiscano di aprire la loro infrastruttura via API o Zapier/Make/ecc.. per permettere di costruirci sopra un ecosistema italiano di eccellenza AI.
My two cents.