Leopold Aschenbrenner licenziato da Openai ha pubblicato un documento di 165 pagine per spiegare dove ci troviamo con l’AI.
Come analogia con la misurazione di questi oggetti una persona pensa a 100 token al minuto. Ora ChatGPT4 è già nell’ordine di centinaia di token al minuto (quindi è già più veloce di noi) ed è bravo a fare cose che ci richiedono qualche minuto di tempo (come riassumere un testo) a livello di uno studente delle superiori. Per questo in molti casi lo sentiamo come un facilitatore di cose che avremmo potuto fare anche noi.
Ma in termini di ordini di misura di capacità computazionale stiamo galoppando a 1 ordine di misura ogni 8 mesi. Quindi diventa 10 volte più bravo ogni 8 mesi.
Entro il 2027 questi modelli avranno raggiunto un’intelligenza a noi incomprensibile.
Già il ChatGPT5 in arrivo sarà in grado di qualificarsi ai test per i dottorandi e sarà in grado di eseguire attività che ci richiedono diverse ore di lavoro al livello di un PhD.
È la velocità la vera rivoluzione di questa tecnologia. Non siamo mai stati abituati a vederne una evolvere così rapidamente. L’unico reale rischio che vedo in questa evoluzione non è che uno strumento possa ragionare meglio di una persona, ma che questi strumenti non siano accessibili da parte di tutti.
Ne ho parlato nel mio libro Gli Algoritmi del Potere. Come l’Intelligenza Artificiale riscriverà la politica e la società. (ed. Chiarelettere) https://amzn.to/3R3D4jT